Dal 21 gennaio e fino al 28 febbraio via alle iscrizioni scolastiche, che da quest’anno dovranno essere effettuate obbligatoriamente on line. Si tratta di una nuova tappa della rivoluzione digitale del mondo della scuola, stavolta obbligata dalla spending review che impone di risparmiare su tutto, persino sui moduli di iscrizione. Tutto sembra diventare semplice e veloce, tranne che per un piccolo particolare: ogni volta che il mondo della scuola ha tentato di arrendersi all'informatizzazione si è scontrato contro un muro fatto di pc lenti, connessioni ad Internet assenti e limiti dettati dall'editoria, dalle famiglie, dagli studenti e spesso dagli insegnanti stessi.
PRIMA TAPPA DELLA DIGITALIZZAZIONE: IL NAUFRAGIO DEGLI EBOOK
Gli studenti e gli insegnanti ormai vedono i libri digitali solo come promessa che non si realizza mai: secondo la legge 133 del 2008 i testi scolastici in formato eBook o misto dovevano essere disponibili obbligatoriamente già dall'anno scolastico 2011/2012. Invece di rinvio in rinvio siamo arrivati ad una nuova data: si partirà dal 2014/2015,per giunta in maniera graduale. Dapprima sarà il turno delle prime e quarte elementari, delle prime medie, e dei primi e terzi superiore. Per vedere la completa "eBokizzazione" della scuola dovremmo quindi attendere il 2016/2017.
IL DURO SCONTRO CON LA REALTÀ
Purtroppo la scuola reale presenta una certa resistenza a seguire le norme imposte dall'alto, nonostante lo sforzo del Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, grande sostenitore dell’innovazione tecnologica. Una realtà fatta di editori che si oppongono agli ultimatum sull’approvazione di molti mesi prima dei testi scolastici, di insegnanti spesso poco tecnologici e di studenti che di digitalizzazione non vogliono proprio sentir parlare. Questo perché acquistare un libro in formato digitale significa risparmiare appena il 15% a fronte di diverse limitazioni. Senza poi contare che per poter usufruire degli eBook bisogna comprare un tablet, e per le famiglie non si tratta di una spesa poco significativa.
SECONDA TAPPA DELLA DIGITALIZZAZIONE: ISCRIZIONI ON LINE DAVVERO FATTIBILI?
E così l’adozione dei libri in formato misto o digitale è stata posticipata, ma senza frenare la volontà di portare avanti il processo di informatizzazione della scuola italiana. La dematerializzazione dei supporti cartacei va avanti a partire, quest’anno, con l’abolizione dei moduli di iscrizione cartacei. Dal 21 gennaio chi dovrà iscriversi alla prima elementare, prima media o al primo anno di istruzione superiore dovrà cliccare sul pulsante “Iscrizione on line” presente sull’home page del sito del Ministero dell’istruzione. “Bisognerà riempire una scheda non molto diversa dai moduli su carta – spiega Giovanni Biondi, capo del Dipartimento Programmazione del Ministero – poi seguire una semplice procedura guidata”. Insomma, iscriversi sembra davvero semplice, ma a far presente i diversi ostacoli che possono incontrarsi è Giorgio Rembado, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi: “Non tutti hanno i computer, ci sono i genitori dei bambini stranierei che non conoscono ancora bene l’italiano. Ci sono scuole con computer troppo vecchi e non abbastanza veloci per questo tipo di operazioni”.
TERZA TAPPA DELLA DIGITALIZZAZIONE: LE POLEMICHE SU REGISTRI E PAGELLE ON LINE
Proprio i pc troppo vecchi o la loro totale assenza nelle aule rappresenta un ostacolo anche per l’utilizzo di registri e pagelle elettroniche. Infatti, sembra che non tutte le scuole abbiamo ricevuto il pc per ogni classe, promesso dal Miur all'inizio dell'anno, e strumento essenziale per annotare presenze e assenze direttamente sul registro elettronico. Senza contare le numerose polemiche che stanno nascendo relativamente alle pagelle ed ai registri on line che faciliterebbero e velocizzerebbero la comunicazione telematica tra famiglie ed insegnanti limitando, però, decisamente i rapporti umani.
ROSSI DORIA: “MODERNIZZAZIONE NON SIGNIFICA PERDITA DEI RAPPORTI UMANI”
Proprio relativamente a quest’ultimo punto si è espresso il Sottosegretario all’Istruzione, Marco Rossi Doria: “Una modernizzazione dei mezzi di comunicazione non per forza esclude la relazione genitori – ragazzi – docenti che deve restare un tratto decisivo della nostra scuola. Non ci si può fermare al solo impulso delle informazioni: ci vuole tempo dedicato alle informazioni. La fine del supporto cartaceo non può cancellare l’educazione: il dibattito è aperto”.