Festeggiare il Capodanno può essere molto costoso anche se si sceglie di trascorrere la notte del 31 dicembre a casa. Tutto dipende dalla qualità dei prodotti che si decide di acquistare. Le telecamere di "Zona Bianca" sono andate in una gastronomia storica di Roma nord. Qui il menù si crea portando a casa le "eccellenze italiane e straniere", costruendo il cenone come una collezione di ingredienti.
Prezzi alle stelle -
Si va dal salmone selvaggio pescato ad amo e affumicato naturalmente per 460 euro al chilo, per passare al caviale, con il beluga come opzione più costosa: una confezione da 200 grammi arriva a 890 euro che al chilo significa circa 4.900 euro. Dal pesce ai prodotti della terra. Il tartufo nero pregiato si aggira intorno ai 1.700 euro al chilo, mentre il bianco va sui 5.700 euro. Per una cena da sei persone, una quantità "minima" indicata è 40 grammi, che si traduce in circa 240 euro solo per quella voce. E poi il foie gras d'anatra, presentato come un "must" da tavola: 149 euro al chilo.
E poi ci sono i vini -
A questo punto la domanda diventa inevitabile: quanto costa un Capodanno "casalingo", ma di fascia alta? La risposta è netta: per due persone, solo di antipasti di alto livello, si parla di 2 o 3 mila euro. Per sei persone, si arriva ad almeno 8 mila euro — e siamo ancora "solo di antipasti". Perché poi, con i vini, "si sale alle stelle". Per il brindisi la categoria cambia ancora: uno champagne raro e ricercato può superare 1.000 euro a bottiglia. E la gastronomia, in questo caso, non è solo negozio: è anche locale per aperitivi, pranzi e cene. Un altro numero, da scontrino, lo racconta bene: una cena può arrivare a 4.000 euro per quattro persone.