LA FUGA DA CASA E L'UOMO ripreso dalle telecamere

Le ultime ore di Aurora Livoli: le indagini su cos'ha fatto a Milano la 19enne scappata di casa due mesi fa

La procura indaga per omicidio | Caccia all'uomo ripreso con lei dalle telecamere di sorveglianza poco prima del ritrovamento del corpo

Inquieta come tante altre 19enni, alla ricerca nel suo posto nel mondo, lontano dalla famiglia e dalla sua città di origine: Aurora Livoli era andata via di casa, a Latina, quasi due mesi fa, alla ricerca di una nuova e non meglio precisata vita. Il 29 dicembre l'ultimo contatto con i genitori: "Sto bene, non vi preoccupate. Non torno a casa". Sono stati proprio loro a riconoscerla dalle immagini di videosorveglianza pubblicate dagli inquirenti per facilitare il riconoscimento di un corpo trovato il 29 dicembre senza documenti e segni distintivi nel cortile di un condominio, nella periferia Nord di Milano. Gli investigatori sospettano si sia trattato di un omicidio.  

La denuncia di scomparsa e il riconoscimento dalle foto online -

 A fine novembre l'ultima chiamata con la figlia, poi il 10 di dicembre il padre Ferdinando sporge denuncia ai carabinieri: "È scomparsa", dice ai militari dell'Arma. Martedì 30 dicembre, i genitori adottivi - lui titolare di un laboratorio odontotecnico a Fondi, lei un architetto - sono tornati in caserma dopo aver visto le immagini delle telecamere di videosorveglianza diffuse dalla procura: "Quella è nostra figlia", l'hanno riconosciuta dalla camminata. Poi la conferma è arrivata quando i carabinieri hanno mostrato loro le immagini del cadavere. 

Il corpo seminudo e i lividi al collo -

Il corpo di Aurora è stato ritrovato in via Padova, nella periferia Nord di Milano, all'alba del 29 dicembre. Era seminuda, senza intimo e senza calze. Il sospetto è che sia stata rivestita in fretta, quando era già morta. Sul collo e sul viso ci sono alcuni lividi che fanno ipotizzare che si sia trattata di una morte violenta, forse alcune mani l'hanno stretta al collo. Forse è morta in un appartamento e poi è stata abbandonata nel cortile. Per questo la procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio volontario.  Il 31 dicembre è prevista l'autropsia che chiarirà le cause del decesso. 

Caccia all'uomo nel video -

 È questione di ore l'identificazione del ragazzo che era con lei. Le immagini di videosorveglianza di Via Padova hanno immortalato la ragazza camminare - sembra in modo tranquillo - con un uomo alle sue spalle. Un ragazzo magro, con i capelli ricci, alto una ventina di centimetri in più di lei, che indossava un giubbotto scuro. Il video mostra che i due si incamminano verso il cortile, diverso tempo dopo però il ragazzo esce da solo.

© Da video

Aurora Livoli, così si raccontava sui social

Il giallo delle ultime ore di Aurora: le risposte nel cellulare -

Sono tanti ancora gli interrogativi a cui gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta. La traccia che stanno seguendo i carabinieri parte dal telefono di Aurora. Attraverso i suoi ultimi contatti gli investigatori ricostruiranno quelle che sono state le ultime ore della ragazza. Alcuni testimoni sarebbero già stati sentiti. I militari ipotizzano che la morte sia avvenuta in un contesto di disagio giovanile. Sarebbe stata forse ospite di "amici di strada", anche loro con problemi. 

"Ho Lucifero dentro di me" e le canzoni sui social -

 Nella sua bio di Instagram la ragazza aveva scritto "Ho Lucifero dentro di me". In una foto del 2024 nella didascalia si legge: "Troppo tempo per pensare fa pensare male". Tra le foto visibili sull'account ci sono anche alcuni scatti con gli amici, a cena fuori e ad alcuni compleanni; alcune delle foto avevano in allegato anche alcune canzoni dei suoi artisti preferiti. Dopo il 2024 buio sui social: nessuno scatto pubblicato. 

Il diploma alla scuola che ha frequentato Paolo Mendico -

 Aurora era originaria di Roma ma era cresciuta a Monte San Biagio, in provincia di Latina. A 6 anni era stata adottata. L'anno scorso si era diplomata all'Itis Pacinotti, che comprende anche la sede distaccata di Santi Cosma e Damiano, l'istituto che frequentava il 14enne Paolo Mendico: ragazzo che si è tolto la vita - stando alla denuncia dei genitori - a causa degli episodi di bullismo di cui era vittima. Dopo la maturità, Aurora si era iscritta alla facoltà di Chimica. Ma senza frequentare. 

Ti potrebbe interessare