INVESTIMENTO FINO A 5 MILIARDI

Ex Ilva, Flacks: "Accordo con il governo, garantiamo il futuro" | Si punta a chiudere in 4 mesi

L'annuncio sulla pagina Linkedin del fondo di investimento americano con sede a Miami

© Da video

"Il Gruppo Flacks ha raggiunto un accordo con il governo italiano per l'acquisizione dell'acciaieria Ilva, il più grande impianto siderurgico integrato d'Europa". È quanto si legge sulla pagina Linkedin del gruppo. "Questa acquisizione garantisce il futuro a lungo termine di una piattaforma industriale storica, sostiene circa 8.500 lavoratori qualificati e rafforza le catene di approvvigionamento europee fondamentali per i settori automobilistico, edile e delle infrastrutture. Stiamo investendo fino a 5 miliardi di euro per modernizzare le operazioni, compresi l'elettrificazione e l'ammodernamento dei forni, promuovendo la decarbonizzazione, l'efficienza e la crescita sostenibile".

L'annuncio -

 "Il governo italiano rimarrà un partner strategico con una quota del 40%, mentre Flacks Group detiene un'opzione per acquisire un ulteriore 40% in futuro, riflettendo la nostra attenzione alla partnership industriale a lungo termine", si legge nel testo. "Questa transazione mette al primo posto le persone. Il nostro obiettivo è investire a lungo termine, modernizzare in modo responsabile e garantire un futuro duraturo a questo storico stabilimento siderurgico", dichiara il fondatore e presidente Michael Flacks. 

 

Trattativa chiusa entro 4 mesi -

Fonti vicini al dossier precisano che al momento è iniziata una trattativa in esclusiva serrata del gruppo Flacks con i commissari di Ilva e di Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria. I manager hanno infatti ottenuto il via libera dei rispettivi comitati di sorveglianza all'avvio della trattativa. L'eventuale intesa sarà poi sottoposta al governo per la decisione finale. L'obiettivo del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, è di chiudere l'operazione entro il primo quadrimestre 2026. 

I commissari straordinari dell'ex Ilva hanno iniziato, dunque, la trattativa esclusiva con il Gruppo Flacks per rilevare il gruppo siderurgico, come si apprende da fonti vicine al dossier, secondo le quali "inizia ora una fase di negoziato intenso unilaterale" a partire "dalla proposta del fondo statunitense che potrà subire modifiche, in particolare non è ancore stata definita la quota di partecipazione pubblica, che l'investitore propone del 40%". 

Il piano indicato dalla società vede 5 miliardi di euro di investimenti e l'occupazione di oltre 8mila lavoratori. Una volta conclusa la trattativa tra l'azienda e i commissari, la proposta di accordo definitiva sarà sottoposta al governo che deciderà se procedere. L'obiettivo indicato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso è di concludere l'assegnazione delle acciaierie - se la trattativa avrà esito favorevole - entro il primo quadrimestre del 2026.

"Questa transazione mette al primo posto le persone. Il nostro obiettivo è investire a lungo termine, modernizzare in modo responsabile e garantire un futuro duraturo a questo storico stabilimento siderurgico", dichiara Flacks. L'unica altra offerta pervenuta per l'intero perimetro degli impianti del siderurgico è quella del gruppo Bedrock.

La reazione dei sindacati -

Uno scenario che allarma i sindacati. "Non lasceremo il destino di 20mila lavoratori nelle mani di un fondo di investimento. È fondamentale un ruolo centrale dello Stato", dichiara il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. "Apprendiamo che i commissari straordinari di Acciaierie d'Italia e Ilva in amministrazione straordinaria hanno deciso di proseguire il negoziato per l'acquisizione degli stabilimenti in esclusiva con il fondo di investimento americano Flacks Group. È inaccettabile che le trattative avvengano con fondi speculativi alle spalle dei lavoratori. Ora più che mai è necessaria la costituzione di una società a maggioranza pubblica al fine di garantire la continuità industriale per la decarbonizzazzione e l'occupazione". Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom Cgil. "Non ci appassioniamo al nome del soggetto che inizierà la trattativa", sottolinea il segretario nazionale della Fim Cisl, Valerio D'Alò, chiedendo di ragionare di piani e non di nomi, di rilancio produttivo, di decarbonizzazione, di occupazione per tutti i lavoratori".

Dalla Procura di Taranto è intanto arrivato un nuovo no alla richiesta di dissequestro dell'altoforno 1, fermo dallo scorso maggio dopo un incendio. Da allora l'acciaieria pugliese funziona con un solo altoforno, il 4, con capacità produttive ridotte. La preoccupazione dei sindacati è di conseguenza molto alta, anche perché appare slittato il riavvio dell'altoforno 2, atteso per il 31 dicembre. I dipendenti in cigs a Taranto sono attesi invece salire a 6.000 dal gennaio prossimo su circa 8 mila addetti totali.

Il Gruppo Flacks -

 Michael Flacks ha costruito la sua fortuna, dopo aver abbandonato gli studi, rilevando e rilanciando aziende in difficoltà e ha raggiunto nel 2025 un patrimonio personale stimato in 1,68 miliardi di sterline (circa 1,93 miliardi di euro). "Non compro aziende redditizie. Ho comprato edifici fatiscenti e li ho trasformati in oro. È tutto ciò che ho sempre fatto", dichiara immediatamente l'investitore in una recente intervista a Bloomberg, dove definisce l'ex Ilva "unica nel suo genere".

"Non si può arrivare e costruire un'acciaieria di queste dimensioni. E non è possibile importarne una dalla Cina", aggiunge l'imprenditore spiegando di non essere preoccupato dalla questione ambientale. Il suo piano dovrà ora essere illustrato ai sindacati e al governo. La convocazione a Palazzo Chigi non è ancora stata annunciata.

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