UN COMPRENSORIO IN DIFFICOLTA'

Macugnaga, l'anno no del turismo: il sindaco arrestato, seggiovie e skilift ancora chiusi

Anche con l'arrivo delle settimane delle vacanze, non si sono sbloccate le chiusure di due impianti di risalita della località ai piedi del Monte Rosa. L'ex primo cittadino fermato nello scorso maggio, il Comune è stato commissariato

© istockphoto| Macugnaga – Piemonte

L'incidente della funivia del Monte Moro ha chiuso un "annus horribilis" per Macugnaga e per il suo turismo. La località piemontese ai piedi del Monte Rosa, infatti, è tuttora preda di una serie di obblighi burocratici che stanno bloccando due dei principali impianti di risalita del comprensorio, fermati per lavori di manutenzione. Ai ritardi nella normale rimessa in funzione è indirettamente collegata la vicenda processuale dell'ex Sindaco, Alessandro Bonacci, arrestato a inizio maggio con l'accusa di frode processuale e depistaggio e falso materiale in atto pubblico nell'ambito dei lavori per il rifacimento del rifugio Zamboni-Zappa. Le indagini si sono chiuse solo pochi giorni fa e a Bonacci è stato revocato il divieto di dimora in attesa dell'inizio del processo, previsto il prossimo 10 febbraio.

L'inchiesta ha provocato, ad agosto, le dimissioni dell'intero Consiglio comunale e l'insediamento di un commissario prefettizio. Crisi che non ha certo contribuito ad accelerare e a chiudere in minor tempo i lavori di controllo e ammodernamento, iniziati l'autunno precedente, di due importanti impianti, la seggiovia Pecetto-Burki-Belvedere e lo skilift San Pietro. Le operazioni sono terminate, ma il Ministero delle Infrastrutture ha chiesto un supplemento di documentazione che, di fatto, non ha reso possibile la riapertura in corrispondenza delle due settimane centrali del turismo invernale, quelle a cavallo di Natale e di Capodanno. Proprio il 30 dicembre, tra l'altro, era prevista una riunione importante tra il Commissario prefettizio e l'ANSFISA (Agenzia Nazionale per la SIcurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture di Trasporto) che puntava a dare il via libera perlomeno alla seggiovia. La tragedia sfiorata del Monte Moro, certamente, non aiuterà a sciogliere velocemente lo stallo: anche l'impianto al centro dell'incidente odierno (revisionato nel 2023), infatti, è gestito dalla società comunale dedicata, la Macugnaga Trasporti e Servizi. E ora, certamente, verrà anch'esso bloccato per i dovuti accertamenti.

Un anno da dimenticare, insomma, per il pittoresco villaggio, una gemma della montagna piemontese e del Nord Italia, con le sue case Walser dai tetti d'ardesia, i torrentelli che scorrono per il paese e il Monte Rosa a fare da corona. Stavolta, però, i turisti possono solo aspettare che qualcosa si sblocchi in uno scenario in cui la neve abbonda: oltre al danno, anche la beffa.