in un mulino

Campobasso, morte per intossicazione: verifiche su contaminazione di farine con veleno per topi

Gli inquirenti stanno verificando se possa avere avuto un ruolo una disinfestazione contro i roditori effettuata alcuni mesi fa in un mulino di Pietracatella che produceva farina anche per la famiglia coinvolta. Intanto migliorano le condizioni del padre

© Da video

Tra gli accertamenti che sta svolgendo la polizia a Pietracatella nell'ambito delle indagini sulla morte di Sara Di Vita e di sua madre Antonella Di Ielsi si stanno effettuando verifiche su una eventuale contaminazione accidentale di farine. Qualche mese fa in un mulino che produce farina di proprietà di parenti del capofamiglia Gianni Di Vita, ricoverato allo Spallanzani di Roma, c'era stata una disinfestazione contro la presenza di topi. Le indagini non escludono quindi anche una pista riguardante la possibilità di una contaminazione della farina con il veleno per topi, ma per ora è solo una delle tante ipotesi in campo.

Sequestro di alimenti - Tra gli alimenti sequestrati nell'abitazione della famiglia Di Vita a Pietracatella, infatti, secondo quanto riferito da fonti investigative, ci sono anche farina e prodotti cerealicoli, prelevati alla presenza degli Ispettori dell'Ufficio Igiene e Prevenzione per essere sottoposti ad analisi finalizzate a verificare l'eventuale presenza di contaminazioni, anche di natura accidentale. Tra le ipotesi al vaglio vi è anche quella di un possibile contatto con veleno per topi, nell'ambito di una ricostruzione ancora in fase esplorativa. In particolare, gli inquirenti stanno verificando se possa avere avuto un ruolo una disinfestazione contro i roditori effettuata alcuni mesi fa in un mulino di Pietracatella che produceva farina anche per la famiglia coinvolta. Si tratta, viene precisato, di una delle diverse piste in esame, senza che al momento vi siano riscontri conclusivi. Le analisi riguarderanno complessivamente tutti gli alimenti sequestrati nella dispensa e nel frigorifero dell'abitazione, oltre agli avanzi dei pasti natalizi già prelevati nei giorni scorsi. Il materiale sarà esaminato a breve.

Cause di morte ancora da accertare - In una nota l'azienda sanitaria ha spiegato che l'ipotesi principale resta quella di una tossinfezione di natura ancora da identificare, non necessariamente alimentare. Non vengono infatti escluse cause chimiche o ambientali, anche legate a una possibile inalazione. Per individuare l'agente eziologico sono stati coinvolti il Centro antiveleni del Cardarelli di Napoli, l'Istituto Spallanzani di Roma e il Policlinico Gemelli, dove sono in corso anche test specialistici per escludere avvelenamenti da funghi. Le indagini proseguono su più fronti, in attesa degli esiti degli accertamenti scientifici e delle autopsie disposte dall'autorità giudiziaria che si svolgeranno domani, mercoledì 31 dicembre.

Il padre e l'altra figlia sono vigili -  "Pur rimanendo ricoverato nel reparto di Rianimazione, è vigile" il padre della quindicenne Sara Di Vita e marito di Antonella Di Ielsi morte a causa di una sospetta intossicazione alimentare a Pietracatella, in provincia di Campobasso. Lo rende noto l'istituto Spallanzani dove l'uomo è ricoverato. In ospedale "proseguono gli accertamenti per definire le possibili cause". Continua a essere ricoverata in reparto ordinario, a scopo precauzionale, l'altra figlia del paziente, le cui condizioni "sono buone".

Ti potrebbe interessare