A "Mattino Cinque" il sindaco di Pietracatella racconta l'ultima apparizione in pubblico di Sara Di Vita e Antonella Di Ielsi, la ragazza di 15 anni e la madre di 50, morte all'ospedale Cardarelli di Campobasso dove erano state ricoverate a causa di un malore persistente e per cui si sospetta un'intossicazione alimentare. "Ci siamo incontrati il 24 mattina per scambiarci gli auguri e ho offerto loro del panettone" ha detto Antonio Tomassone.
"Attendiamo gli esiti delle indagini, sta di fatto che la comunità è distrutta, non si può morire così sotto le feste di Natale" ha proseguito il primo cittadino. "Sono state annullate le feste e gli eventi di questo periodo per esprimere massima vicinanza e solidarietà alla famiglia. Con un evento così tragico non si può che restare in silenzio" ha continuato.
E sulle cinque persone indagate, medici e personale sanitario in servizio nei giorni in cui le due donne (sia il giorno di Natale che a Santo Stefano) si sono recate all'ospedale Antonio Cardarelli di Campobasso, il sindaco ha aggiunto: "Una tragedia nella tragedia. Una famiglia che fa di tutto per trovare una soluzione a un possibile malore si ritrova a essere due volte rimandata a casa. Uno si affida e si fida, ma è questa la vera tragedia".