La mostra "Flat Time Is the Right Time" esplora il linguaggio della fotografia attraverso oltre cento immagini che indagano corpi, luoghi e nature morte, selezionate dalla collezione di Pier Luigi Gibelli. Tra le opere in esposizione si distinguono i maestri italiani Mario Giacomelli, Luigi Ghirri e Ferdinando Scianna, accostati a importanti autori internazionali come Berenice Abbot, Eliot Erwitt, Kiki Smith, Todd Hido e Robert Doisneau. Curata da Roberto Maggiori e Luca Panaro, l’esposizione sarà aperta fino al 2 giugno 2026 e si articola in due sedi – Palazzo Bisaccioni a Jesi e Palazzo del Duca a Senigallia – offrendo un percorso che combina sensibilità estetica, sperimentazione e nuove prospettive sulla realtà fotografica.
Il percorso evidenzia come la fotografia contemporanea vada oltre la semplice documentazione della realtà, privilegiando inquadrature ravvicinate e prospettive inedite che offrono nuovi modi di osservare il mondo. In molte opere, il fotografo non si limita a registrare ciò che vede, ma interviene attivamente sulla scena, creando situazioni e azioni che seguono le regole della propria poetica. Cromia, composizione e attenzione al dettaglio diventano strumenti per esprimere la percezione soggettiva della realtà e per esplorare possibilità visive non accessibili all’occhio umano, trasformando ogni immagine in un’esperienza estetica e concettuale.
"Flat Time Is the Right Time" mostra inoltre come una raccolta curata possa raccontare l’evoluzione della fotografia attraverso scelte personali e sensibilità estetiche mirate. Alcune opere rivelano rivoluzioni interne alla storia fotografica, grazie ad autori che, spesso solitari e difficilmente inquadrabili in movimenti definiti, hanno contribuito a cambiare i linguaggi visivi e le pratiche artistiche. Il risultato è un’esposizione che unisce sperimentazione e poesia visiva, invitando il visitatore a confrontarsi con punti di vista originali e con nuove interpretazioni dei corpi, dei luoghi e degli oggetti che fotografi di ieri e di oggi hanno saputo rendere emblematici.
La mostra "Flat Time Is the Right Time" riunisce alcuni dei nomi più significativi della fotografia mondiale, italiani e internazionali, capaci di segnare la storia del mezzo con poetiche e stili diversi. Oltre a quelli già citati, tra gli autori esposti figurano anche Nobuyoshi Araki, Roger Ballen, Brassaï, Sophie Calle, Gianni Berengo Gardin, Gregory Crewdson, Erwin Olaf, Silvia Camporesi, Paola Di Bello, Jacopo Benassi e William Wegman, insieme a molti altri, ciascuno con un approccio unico alla rappresentazione di corpi, luoghi e nature morte. Il catalogo della mostra accompagna il percorso espositivo, offrendo approfondimenti sulle opere e sulle scelte dei curatori Roberto Maggiori e Luca Panaro, e guidando il visitatore attraverso le diverse sensibilità estetiche degli artisti.