anniversari

Lega del Filo d’Oro, da 61 anni oltre il buio e il silenzio

l 20 dicembre 1964 nasceva la Lega del Filo d’Oro: da allora è al fianco delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale

© Lega del Filo d'Oro

Sessantuno anni di impegno, ascolto e responsabilità condivisa. Come ogni 20 dicembre la Lega del Filo d'Oro celebra il proprio anniversario confermando una missione che, dal 1964, accompagna le persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale fuori dal buio e dal silenzio. Un percorso nato dal sogno di una tenace donna sordocieca, Sabina Santilli, di un giovane sacerdote e di un piccolo gruppo di volontari, e cresciuto nel tempo grazie a un “filo” invisibile ma tenacissimo, fatto di competenze professionali, relazioni umane e fiducia reciproca, capace di trasformarsi ogni giorno in opportunità concrete per chi vive una disabilità complessa e per le loro famiglie.

Il 20 dicembre di ogni anno è un'occasione importante per ricordare un sogno iniziato ormai 61 anni fa e che, grazie al sostegno di tanti, è diventato realtà - ha spiegato Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro -. Quello che volge al termine è stato un anno importante e ricco di soddisfazioni, che ci ha visto proseguire con impegno e passione nel nostro cammino al fianco delle persone sordocieche e con pluridisabilità psicosensoriale e delle loro famiglie”.

Oggi la Fondazione è una realtà di riferimento a livello nazionale: è presente in dodici regioni e segue oltre 1.250 utenti attraverso Centri Residenziali e Diurni, Servizi e Sedi Territoriali e percorsi personalizzati di diagnosi, educazione e riabilitazione. Numeri che raccontano una crescita costante, ma soprattutto una visione chiara: mettere la persona al centro, valorizzandone le potenzialità e costruendo risposte su misura, grazie a un approccio multidisciplinare che integra educatori, terapisti, psicologi, medici e volontari.

Natale per tutti -

  In occasione delle celebrazioni del 61esimo anniversario, la Lega del Filo d’Oro promuove diverse iniziative dedicate al Natale in tutti i suoi Centri e Sedi Territoriali per portare la magia delle feste a chi non vede e non sente. Attraverso piccoli gesti (un addobbo, un laboratorio creativo, un momento di condivisione) bambine e bambini seguiti dalla Fondazione possono vivere il Natale come uno spazio di relazione, scoperta e gioia. Attività semplici solo in apparenza, che raccontano quanto il sostegno educativo possa fare la differenza nella vita quotidiana.

Camminare al fianco della Lega del Filo d’Oro e sostenerla -

  Un ruolo decisivo in questo percorso lo hanno i sostenitori, vero motore della Fondazione: le donazioni dei sostenitori privati hanno contribuito alla copertura della maggior parte delle spese sostenute dall’Ente, confermando la netta e crescente prevalenza dei contributi privati rispetto a quelli pubblici. E proprio grazie alle donazioni di privati cittadini, aziende e partner, la Lega del Filo d’Oro riesce a garantire percorsi altamente personalizzati, con un rapporto operatori-utenti (da 1 a 2,4 dipendenti per ogni ospite) tra i più elevati nel panorama del Terzo Settore, indispensabile per rispondere alla complessità della sordocecità e della pluridisabilità psicosensoriale. Il contributo dei sostenitori permette di finanziare attività educative e riabilitative, sostenere le famiglie, investire in nuove strutture e continuare a innovare servizi e strumenti.

Ognuno può fare la propria parte: attraverso una donazione, il 5x1000, il volontariato o le iniziative solidali attive durante tutto l’anno, è possibile sostenere concretamente la Lega del Filo d’Oro e contribuire a costruire una società più inclusiva.

L’anno del riconoscimento dei diritti -

  Il 2025 è un anno particolarmente significativo anche sul piano dei diritti. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge Semplificazioni-bis, è stata data piena attuazione alla legge 107/2010, estendendo il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone con compromissioni combinate di vista e udito, congenite o acquisite, a prescindere dall’età di insorgenza. Un passaggio fondamentale, che rafforza il lavoro di sensibilizzazione e advocacy portato avanti dalla Fondazione nel dialogo costante con le Istituzioni.