Esplode edificio nell'Alessandrino, morti tre vigili del fuoco | Trovati timer e bombole, il pm: "Atto voluto"
Le vittime avevano 47, 38 e 32 anni. Ferito anche un carabiniere. Aperta un'inchiesta per omicidio plurimo e crollo doloso
Tre vigili del fuoco sono morti per l'esplosione di un edificio a Quargnento, in provincia di Alessandria. La deflagrazione sarebbe avvenuta verso le 2 di notte in una porzione disabitata di una cascina, a causa di una fuga di gas o per un incendio. Ferito anche un carabiniere, non in pericolo di vita. Sul posto ritrovate bombole di gas inesplose, inneschi rudimentali e un timer. Si fa strada l'ipotesi di un gesto doloso ma si esclude la matrice eversiva.
Le tre vittime dell'esplosione sono i vigili del fuoco esperti Matteo Gastaldo e Marco Triches e il vigile del fuoco Antonino Candido. I feriti sono il caposquadra dei vigili del fuoco Giuliano Dodero, il vigile del fuoco Luca Trombetta e il carabiniere Roberto Borlengo.
Tragedia nell'Alessandrino, tre vigili del fuoco morti in un'esplosione
L'intervento - I vigili del fuoco sarebbero intervenuti dopo una prima deflagrazione (che secondo gli investigatori potrebbe essere stata dolosa) che aveva fatto crollare parte dell'edificio. Mentre i soccorritori erano a lavoro si sarebbe però verificata una seconda esplosione, che li ha investiti. Un pompiere, inizialmente dato per disperso, è stato recuperato ormai senza vita, dopo alcune ore, sotto le macerie.
Il giallo del timer - I vigili del fuoco che sono intervenuti in soccorso ai colleghi a spegnere l’incendio, avrebbero trovato tra le macerie inneschi rudimentali, fili elettrici e una scatoletta che potrebbe essere un timer per comandare a distanza le esplosioni. E' quanto si apprende da fonti investigative. Una delle prime ipotesi d'indagine riguarda la possibile vendita della cascina abbandonata. Forse la prima esplosione doveva far crollare l'intero edificio per impedirne la cessione e solo per un errore è scattata la seconda esplosione che ha causato la tragedia. Ci sarebbero poi due bombole inesplose in una costruzione più bassa attigua alla palazzina esplosa.
Il pm: "Atto voluto e deliberato" - "Tutto ci fa pensare che l'esplosione sia stata voluta e deliberatamente determinata". Lo ha detto il procuratore di Alessandria Enrico Cieri dopo il sopralluogo nella cascina. "Dagli elementi che abbiamo acquisito pensiamo sia un fatto doloso", ha aggiunto.
Aperta un'inchiesta per omicidio plurimo e crollo doloso - Gli inquirenti hanno comunque precisato che l'esplosione non ha matrice "terroristico-eversiva". La Procura di Alessandria, intanto, ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti: omicidio plurimo e crollo doloso di edificio i reati ipotizzati. Sulla vicenda gli inquirenti, che hanno ascoltato i proprietari della cascina e i loro familiari, mantengono il massimo riserbo.
Alessandria, il luogo delle esplosioni
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