Spending review, salta il riordino delle Province
Come temuto, la fine anticipata della legislatura fa saltare un provvedimento tanto atteso quanto ostacolato. Il decreto non sarà convertito. L'amarezza del presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Carlo Vizzini: "Occasione persa"
Il decreto sul riordino delle Province, come ipotizzato negli ultimi giorni, non sarà convertito. E' quanto deciso all'unanimità dai partecipanti ai lavori della Commissione Affari Costituzionali del Senato, conclusasi pochi minuti fa, alla presenza tra gli altri dei ministri Filippo Patroni Griffi e Piero Giarda.
"Il governo ha fatto ciò che doveva fare, ma la situazione non si poteva sbrogliare come del resto hanno confermato i capigruppo in Commissione", ha commentato il ministro per la Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi. "Il governo ha fatto insieme al Parlamento un buon lavoro fino alla spending review - ha spiegato un deluso Patroni Griffi - ma poi si sono imposti alcuni 'giochi' in Parlamento".
Presidente Commissione: "Occasione persa"
"Probabilmente è il destino di questi mesi, ma anche questa sera abbiamo perso un'altra occasione importante". Così il presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, Carlo Vizzini, ha commenta il nulla di fatto sul riordino delle Province. "Senza polemiche credo che in questi mesi si sia fatto uno sforzo per trovare al meglio le condizioni per approvare il provvedimento", ha spiegato al termine dei lavori della Commissione. "La tristezza è maggiore se penso all'occasione persa oggi e al fatto che domani il Paese - ha concluso - si prepara ad incontrare 'l'amico Porcellum'".
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