
Una donna di 33 anni, V.P., è stata ferita alla spalla da un proiettile vagante questa notte a Palermo in piazzetta Nascè, all'angolo con via Quintino Sella, nel centro della movida cittadina. Il proiettile sarebbe partito da un fucile all'interno di una Smart parcheggiata poco distante. Secondo una prima ricostruzione, si tratterebbe di un colpo partito accidentalmente intorno alle due e mezzo della notte.
La vittima, che non sarebbe stata il vero obiettivo di chi sparava, ma sarebbe stata colpita per puro caso, è ricoverata all'ospedale di Villa Sofia non in pericolo di vita. Sull'episodio sta indagando la Squadra mobile, che sarebbe già sulle tracce dell'auto e del responsabile. L'ipotesi pincipale è un possibile regolamento di conti tra bande rivali.
"Mi auguro che dopo questo ennesimo fatto di sangue Lagalla voglia smetterla con la ridicola tiritera di Palermo città 'statisticamente sicura'". Lo dice Carmelo Miceli, consigliere comunale e coordinatore regionale per la Sicilia di Progetto Civico Italia. "La verità è drammatica - dice Miceli - e tutt'altro che rassicurante: a Palermo è diventato normale uscire con pistole e coltelli in macchina e il sindaco non può continuare a rispondere a una città angosciata che 'siamo nella media'. Lagalla deve svegliarsi. Sappiano tutti che il sindaco, per ragioni di sopravvivenza politica, non ha nessuna intenzione di tuonare contro il Governo Meloni e pretendere rispetto. Ma visto che non può farlo da solo, come gli diciamo da quasi un anno, venga in Consiglio Comunale a farsi dare un mandato pieno per pretendere dal ministero dell'Interno e da quello della Difesa l'immediato invio di poliziotti e militari che monitorino ogni strada della città. Esca dal suo palazzo fatato e guardi la realtà in faccia".