La reazione dell'istituto

Seconda "lista stupri" al liceo Giulio Cesare di Roma: gite annullate e 5 in condotta

La valutazione disciplinare, se confermata anche nel secondo quadrimestre, porterebbe alla bocciatura automatica degli studenti coinvolti.

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Il corpo docente del liceo Giulio Cesare di Roma, insieme alla dirigenza dell'istituto, ha deliberato una serie di provvedimenti dopo che una seconda "lista stupri" - questa volta contenente anche i nomi di due insegnanti - è comparsa nei bagni durante i giorni in cui la scuola è stata occupata. Nella riunione si è deciso di assegnare cinque in condotta agli studenti presenti nei locali del liceo nel periodo dell’occupazione e riconosciuti dai professori, oltre alla cancellazione delle gite scolastiche. La valutazione disciplinare, se confermata anche nel secondo quadrimestre, porterebbe alla bocciatura automatica degli studenti coinvolti.

Il provvedimento sarà dato ai ragazzi che a qualunque titolo, fossero stati presenti a scuola nei giorni dell'occupazione e identificati dai docenti.
 

Nella prima parte della seduta, il Consiglio d'Istituto ha ascoltato la versione dei fatti fornita dagli studenti in merito ad alcuni episodi avvenuti durante l'occupazione, in particolare al rinvenimento della seconda "lista stupri", contenente il riferimento a due docenti e accompagnata da frasi offensive nei confronti della dirigente scolastica. Dal racconto è emersa la conferma dell'esistenza di dinamiche interne e di conflitti politici tra gruppi e liste, con un ruolo centrale svolto da un gruppo ristretto che avrebbe guidato l'occupazione.

La parola dei genitori -

  Nel corso del dibattito, i rappresentanti dei genitori hanno espresso "chiare perplessità su alcune di queste misure, sia sotto il profilo giuridico-amministrativo sia sotto quello educativo". Dal loro punto di vista l'erogazione di sanzioni limitata ai soli studenti identificati, "non necessariamente i più direttamente responsabili, anche perché alcuni partecipanti hanno indossato passamontagna, possa risultare non solo iniqua, ma anche potenzialmente foriera di numerosi ricorsi". I genitori hanno osservato che "le procedure necessarie per l'attribuzione del 5 in condotta difficilmente potrebbero essere completate nei tempi ristretti precedenti gli scrutini di gennaio".