C'è una donna indagata nell'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. L'accusa che le viene contestata sarebbe di false informazioni al pubblico ministero. Le indagini, riaperte nel 2023, sono affidate ai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e coordinate dalla procura.
Si tratta di un'amica ed ex allieva della stessa scuola di musica frequentata dalla giovane scomparsa, Laura Casagrande, che era stata ascoltata poco più di un anno fa anche dalla Commissione bicamerale d'inchiesta.
"Abbiamo appreso dalla stampa di questa novità, c'è la massima fiducia nel lavoro dei magistrati e finora il fatto che si sia scelto di procedere con il massimo riserbo ci fa pensare che abbiano avuto le loro buone ragioni per farlo". Così la legale degli Orlandi, Laura Sgrò.
"È una notizia importante", "sono contentissimo, anche del fatto che la procura sta indagando nel riserbo che vuol dire che lo sta facendo con piena serietà", commenta Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, commentando con l'ANSA la notizia dell'indagine a carico di Laura Casagrande.
Gli investigatori hanno puntato i riflettori sulle ultime ore di vita normale di Emanuela, quelle che precedettero la sua sparizione. Parallelamente, si è mossa anche la giustizia vaticana, mentre il Parlamento decideva di istituire una Commissione bicamerale ad hoc. Fu proprio in quella sede che, circa un anno fa, comparve Laura Casagrande. Non era sola: con lei c'erano un'amica della ragazza scomparsa e un'altra ex studentessa della scuola di musica Tommaso Ludovico da Victoria.
Secondo quanto documentato nei verbali, Laura potrebbe essere stata l'ultima testimone: avrebbe visto Emanuela in corso Rinascimento, subito dopo che quest'ultima aveva lasciato l'istituto musicale di piazza Sant'Apollinare. Ma la testimonianza davanti alla Commissione parlamentare si rivelò lacunosa. Laura non riuscì a fornire dettagli precisi: la sua memoria appariva frammentata, costellata di "non ricordo", "buio totale", "il nulla".