La Corte d'Appello dell'Aquila ha rigettato il reclamo dei legali contro l'ordinanza del Tribunale per i Minorenni dell'Aquila che aveva sospeso la responsabilità genitoriale a Nathan e Catherine e disposto il collocamento dei loro tre figli minori in una casa famiglia a Vasto. Qui si trova, comunque, anche la madre che può stare con i bambini in alcuni momenti della giornata. Per la 'famiglia nel bosco' la situazione resta, quindi, quella di cui all'ordinanza che ha portato al trasferimento dei bambini da Palmoli a Vasto il 20 novembre scorso. L'avvocato difensore ha commentato che comunque "non si tratta di una bocciatura".
Salvini: "I giudici si vergognino, i bimbi devono vivere con i genitori" -
"Per questi giudici una sola parola: vergogna. I bambini non sono proprietà dello Stato, i bambini devono poter vivere e crescere con l'amore di mamma e papà!". Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, su X dopo che è stato rigettato il ricorso della famiglia nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti.
Il difensore della famiglia: "La sentenza non è una bocciatura" -
"Non la definirei in alcun modo una bocciatura". Lo ha detto l'avvocato Danila Solinas commentando la decisione della Corte d'Appello di confermare l'ordinanza del Tribunale dei minori dell'Aquila che allontana i tre figli di Catherine e Nathan Trevallion Birmingham, la famiglia che viveva isolata nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti. A difendere la coppia sono Marco Femminella e Danila Solinas. L'avvocata ha sottolineato: "La lettura della sentenza dice tutt'altro: dice esattamente quello che già ci aspettavamo e che poi sarebbe capitato. La Corte d'appello doveva semplicemente limitarsi a dire se al tempo, quando era stata emessa l'ordinanza, c'erano i presupposti perché potesse farlo oppure no, se vi erano i presupposti formali per l'applicazione di questa ordinanza. La Corte d'Appello, così come fa nel 70 percento dei casi, ha detto che effettivamente c'erano questi presupposti. Ovvero, non hanno ravvisato delle lacune macroscopiche tali da determinare il rigetto". "Pur tuttavia, sempre nel corpo della sentenza si dice che sono stati tali e tanti i progressi e comunque la soluzione alle problematiche predisposte dai coniugi, dai genitori, tali da avere una sufficiente probabilità di essere valutata in modo positivo dal tribunale", ha concluso Solinas, ribadendo il suo convincimento che la Corte abbia riconosciuto i passi in avanti dei genitori per riavere i loro figli. "Sarà il tribunale per i minorenni a decidere e a valutarli nella giusta misura". C'è quindi da parte dei coniugi una speranza di far tornare i figli: "Non è necessario che ci sia una udienza, il Tribunale potrebbe decidere in qualsiasi momento".