Il Natale è la festa più amata dai bambini: tra le vacanze scolastiche, Babbo Natale e i suoi doni, le famiglie che si riuniscono in un clima festoso, le tavole imbandite di cose buone e tanti dolci in ogni momento della giornata, sembra che non ci sia nulle di meglio da desiderare. Attenzione però: senza qualche buona pratica i ritmi e le abitudini degli adulti rischiano di stravolgere l’equilibrio dei più piccoli, i quali hanno bisogno della loro quiete e stabilità anche a Natale. Ecco allora un vademecum di consigli della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, per festività in serenità e in sicurezza.
- Spiegare ai bambini il significato del Natale, raccontando loro storie a tema, aiutandosi magari con libri illustrati, ascoltando le musiche natalizie più classiche. Anche i piccoli devono imparare a comprendere il valore dell’attesa.
- Non esagerare nel numero di costosi regali, evitando che diventino una competizione tra adulti: ai bambini il lusso non interessa, sono attratti dalle cose semplici. Scegliamo quindi giocattoli all’età del bambino, tenendo sempre in primo piano la sicurezza e la qualità dell’oggetto donato.
- Trascorrere del tempo con i propri bambini, anche coinvolgendoli nei vari preparativi, come preparare la tavola, cantare, cucinare insieme. Questo eviterà ai nostri piccoli di annoiarsi e stare troppo tempo davanti tablet e tv;
- Tenere d’occhio l’alimentazione, evitando le lunghe abbuffate natalizie. Attenzione anche ai dolci natalizi: non lasciamoli mai a portata di mano dei bambini, ma distribuiamoli nelle giuste quantità.
- Preservare le abitudini e gli orari dei più piccoli, soprattutto per quanto riguarda i pasti e il sonno. Fare tardi una sera è concesso, ma nei giorni diversi da Natale e Capodanno è bene conservare orari simili a quelli abituali. Eccessi e sregolatezze possono rovinare il resto delle vacanze a tutta la famiglia.
- Attenzione alle temperature esterne e ai passaggi repentini dal caldo al freddo. Gli sbalzi di temperatura e gli abbracci e i baci per i tradizionali scambi di auguri creano le condizioni migliori perché i virus influenzali e parainfluenzali si diffondano, costringendoci a letto proprio durante le feste. I pediatri mettono in guardia anche dal rischio di contagio COVID: meglio continuare a utilizzare le mascherine se siamo a contatto con bambini molto piccoli o con persone fragili. Continuiamo a mettere in pratica le norme igieniche imparate negli anni della pandemia, come gel disinfettante e lavaggio frequente delle mani.
- Addobbi a misura di bambino: l’albero di Natale deve essere sicuro, prima ancora che bello. Facciamo attenzione agli addobbi natalizi e agli elementi del presepe: anche questi possono rappresentare un pericolo, specie per i bambini più piccoli che possono metterli in bocca o inalare le parti più piccole. Massima attenzione a candele, fili elettrici, lucine, decorazioni pesanti quando i bimbi girano per casa. Posizioniamo l’albero in un angolo sicuro e sorvegliamo i piccoli perché non vadano a rovesciarlo. È importante inoltre spegnere sempre tutta l’apparecchiatura elettrica durante la notte e quando si esce di casa.
- Attenzione alla Stella di Natale, una pianta molto diffusa durante le feste e che può risultare tossica: se il bambino entra in contatto con le foglie può sviluppare irritazione alla pelle e agli occhi. Se invece ne ingerisce le foglie, il contatto dell’apparato gastrointestinale con la tossina può provocare vomito, diarrea o sintomi sistemici.
- Incoraggiare l’attività fisica, con passeggiate, giri in bicicletta e giochi di movimento, possibilmente all’aria aperta. Un po’ di movimento e qualche gioco attivo, tra l’altro, fa bene anche a mamma e papà.
- Precauzioni a Capodanno: mai dare in mano ai bambini (anche a quelli grandicelli) botti e altri prodotti per uso pirotecnico. Anche gli spettacoli di fuochi artificiali devono avvenire in condizioni ben controllate e a prova di rischio. Insegniamo poi ai bambini a non raccogliere da terra, nei primi giorni dell’anno nuovo, oggetti sconosciuti e curiosi: potrebbe trattarsi di materiale rimasto inesploso e quindi molto pericoloso.