Nonostante l'esclusione dai due negozi principali per il settore dei videogiochi su PC, il titolo indipendente Horses, creato dallo studio italiano Santa Ragione, è riuscito a superare le 18mila copie vendute in tutto il mondo. Un risultato che, secondo quanto comunicato dall'azienda, ha portato a circa 65mila dollari di ricavi netti grazie alle vendite su piattaforme alternative come GOG e Humble Bundle.
Il dato, però, non basta a mettere al sicuro lo studio italiano. Santa Ragione spiega che gli introiti sono serviti soprattutto a coprire le spese accumulate durante una fase finale di sviluppo piuttosto prolungata, a pagare i diritti dovuti ad Andrea Lucco Borlera (ideatore del progetto) e a saldare prestiti contratti per arrivare alla pubblicazione. Una boccata d'ossigeno, ma non una base sufficiente per dar vita a nuovi videogiochi.
"Se le vendite resteranno stabili, in futuro potremmo riuscire a finanziare un nuovo prototipo", afferma la software house con sede a Milano, chiarendo però che nel frattempo i membri del team hanno dovuto lavorare su altri progetti, una necessità che continuerà ancora nel prossimo futuro. Una frammentazione, questa, che rende difficile immaginare tempi brevi per un ritorno alla normalità, anche nel caso in cui Horses continui a vendere sui due negozi di videogiochi digitali per PC.
La vicenda ha preso forma nelle ultime settimane, quando Valve ha deciso di non pubblicare la produzione horror italiana su Steam e, a ridosso del lancio, anche il negozio di videogiochi Epic Games Store ha deciso di fare marcia indietro. Il titolo di Santa Ragione, che contiene immagini disturbanti e contenuti espliciti, era già finito sotto osservazione anni fa dopo l'invio di un prototipo: secondo lo studio, alla base del rifiuto di Valve e Steam potrebbe esserci stata una scena di un personaggio minorenne presente in una versione preliminare, poi modificata nella pubblicazione finale sostituendo il personaggio in questione con un adulto.
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
© Ufficio stampa
Oltre all'impatto economico, lo studio insiste su un punto più ampio: la mancanza di regole chiare e di procedure trasparenti nelle decisioni di moderazione dei contenuti presenti nei videogiochi, che potrebbe portare altri studi come Santa Ragione a trovarsi in difficoltà e ad affrontare una potenziale chiusura repentina.
L'azienda chiede maggiore "responsabilità" a piattaforme considerate di fatto quasi monopolistiche per la distribuzione su un formato come il PC, sostenendo inoltre che casi come questo non siano isolati: molti videogiochi, afferma Santa Ragione, verrebbero rimossi o bloccati in revisioni indefinite senza spiegazioni, mentre le aziende evitano di esporsi per timore di ritorsioni o di compromettere approvazioni future.
La storia di Horses arriva in un momento particolare per Santa Ragione, realtà già nota nel circuito dei videogiochi indipendenti: negli ultimi anni, infatti, lo studio italiano ha pubblicato Mediterranea Inferno e ha sviluppato internamente Saturnalia, entrambi distribuiti regolarmente sulle principali piattaforme.
Il successo di Horses, spinto anche dalla reazione e dall'attenzione mediatica legata all'esclusione dai negozi per PC, dimostra che una parte del pubblico è disposta a cercare canali alternativi. Ma il nodo resta: senza l'accesso ai grandi negozi come Steam ed Epic Games Store, per molti piccoli team la sostenibilità economica diventa una scommessa piuttosto rischiosa.