SULLA ASTI-CUNEO

Incidente sull'autostrada, morta una 20enne: ipotesi di gara tra auto | La madre: "Chiedo giustizia per mia figlia"

Due automobilisti risulterebbero indagati. Matilde Baldi, deceduta dopo cinque giorni in ospedale, viaggiava con la madre, rimasta ferita

© Facebook

Spunta l'ipotesi di una folle gara tra auto dietro la morte di Matilde Baldi, la 20enne che ha perso la vita in un incidente avvenuto l'11 dicembre sull'autostrada Asti-Cuneo. La procura di Asti ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale e, secondo quanto riferito da La Stampa, due automobilisti - entrambi alla guida di una Porsche - risultano indagati. La giovane viaggiava su una Fiat 500 in compagnia della madre quando, in un rettilineo, una delle due vetture di grossa cilindrata - che si suppone stessero procedendo a velocità molto elevata - ha tamponato con violenza l'utilitaria. L'impatto è stato devastante: Matilde è morta dopo cinque giorni di ricovero in ospedale, mentre la madre è rimasta ferita. "Chiedo solo un po' di giustizia per mia figlia", ha dichiarato la donna al quotidiano torinese.

Le indagini della procura di Asti -

 L'inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Sara Paterno, è affidata alla Polizia stradale. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza installate lungo l'autostrada Asti-Cuneo per ricostruire l'esatta dinamica dello schianto. L'obiettivo è stabilire se le due Porsche, che viaggiavano nella stessa direzione, possano aver tenuto velocità e condotte tali da configurare una "gara" non autorizzata.

Le testimonianze e i filmati dell'autostrada -

 Come riporta La Stampa, alcuni testimoni avrebbero notato le due auto procedere a velocità molto sostenuta, con sorpassi e accelerazioni ravvicinate. La prima Porsche avrebbe evitato la Fiat 500, mentre la seconda, una GT3 RS, avrebbe centrato in pieno la vettura con a bordo Matilde e la madre. Le immagini acquisite dalle telecamere saranno decisive per verificare tempi, distanze e comportamento dei conducenti nei momenti precedenti all’impatto.

I due indagati e le verifiche in corso -

 Sempre secondo quanto si legge sul quotidiano torinese, alla guida delle due Porsche vi erano un sessantenne, Franco Vacchina, e un quarantasettenne, Davide Bertello. Entrambi risultano indagati per omicidio stradale. Vacchina era al volante della vettura che ha tamponato la Fiat 500. Dopo l'incidente avrebbe tentato di prestare soccorso alla donna ferita. Bertello, invece, alla guida dell'altra Porsche, non è rimasto coinvolto direttamente nello schianto ma si è presentato nei giorni successivi alla Polstrada per rendere dichiarazioni spontanee. Le verifiche proseguono anche con l'analisi dei dati tecnici delle auto e della velocità effettiva tenuta nel tratto di autostrada teatro della tragedia.

Il dolore della madre: "Chiedo giustizia" -

 Elvia, la madre di Matilde, rimasta ferita al volto e al torace, ha raccontato a La Stampa gli istanti immediatamente successivi allo schianto: "L'uomo che guidava la Porsche mi ha aperto la portiera e mi ha detto 'come sta? Non è colpa sua, non l'ho vista, ho già chiamato i soccorsi'. Io non capivo niente. La mia auto si è girata su se stessa più volte. Matilde, accanto a me, non rispondeva". La donna oggi chiede che sia fatta piena luce sull'accaduto: "Adesso che Matilde non c'è più, chiedo solo un po' di giustizia. Le facciano pure queste auto per chi ama la velocità, ma chi le guida deve farlo senza giocare con la vita degli altri".

La comunità in lutto per Matilde -

 Matilde Baldi viveva a Montegrosso, in provincia di Asti. Lavorava come barista in un centro commerciale e studiava Economia e Commercio all'università. Era una ragazza molto conosciuta e amata, legata alla famiglia e al fidanzato Francesco. Il sindaco del paese, Monica Masino, ha proclamato il lutto cittadino. Dopo il decesso, avvenuto cinque giorni dopo l'incidente, i genitori hanno acconsentito alla donazione degli organi. Quando mi hanno chiesto di donare gli organi di mia figlia, ho subito detto di no - ha raccontato ancora la madre della vittima -. Non volevo che facesse quella fine. Poi, mio marito e mio figlio mi hanno fatto tornare in me. Adesso so, perché me l'hanno detto i medici, che Matilde andrà a salvare quindici persone. Era bella come il sole. Una figlia straordinaria".

Ti potrebbe interessare