Manovra

Meloni: "Le novità sul riscatto della laurea varranno solo per il futuro"

La Lega deposita un sub-emendamento per lo stop all'aumento della età pensionabile

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Sulla stretta inserita nella Manovra sul riscatto della laurea, Giorgia Meloni ha chiarito che si tratta di una novità che riguarderà il futuro. "Un chiarimento importante che voglio dare. Nessuno che ha riscattato la laurea vedrà cambiata l'attuale situazione, qualsiasi modifica che dovesse intervenire varrà solo per il futuro. L'emendamento in questo senso dovrà essere corretto", afferma il premier al Senato, in sede di replica dopo la discussione generale sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio Ue.

Le novità sul riscatto della laurea -

 Il maxi-emendamento alla Manovra ha introdotto una stretta significativa che ha fatto molto discutere, poiché cambia le "regole del gioco" anche per chi ha già effettuato il pagamento. In sintesi, la novità principale non riguarda il costo, ma l'efficacia del riscatto per chi vuole andare in pensione anticipata. Fino a oggi, riscattare tre o cinque anni di laurea significava "accorciare" la carriera di 3 o 5 anni esatti. Con le nuove regole, per chi maturerà i requisiti pensionistici dal 1° gennaio 2031, il valore del riscatto viene progressivamente ridotto ai fini dell'uscita anticipata.
 

Dietrofront sulle pensioni? -

  La Lega ha depositato il sub-emendamento al maxi-emendamento del governo alla Manovra per lo stop all'aumento dell'età pensionabile. Lo ha confermato il senatore della Lega, Claudio Borghi. Il sub-emendamento, ha spiegato Borghi, "cancella la parte sulle pensioni, quella relativa sia alle finestre che al riscatto e lo sostituisce nella copertura, che noi abbiamo individuato nell'Irap sulle banche, specificando però che si tratta di una clausola di salvaguardia".

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