Tragedia sulle Alpi, nessuna speranza di trovare in vita i tre italiani alpinisti dispersi
Dopo giorni di ricerche le autorità francesi hanno convocato i familiari per comunicare la notizia. Quando il meteo lo consentirà ricomincerà la ricerca dei corpi
Non ci sono più speranze di trovare vivi i tre alpinisti italiani dispersi sul Dome Ens Ecrins. I soccorritori hanno dato questa comunicazione ai familiari degli escursionisti scomparsi da lunedì sul massiccio delle Alpi del Delfinato francese. Le vittime sono Damiano Barabino, cardiologo genovese di 32 anni, Luca Gaggianese 35 anni, istruttore del Cai di Milano e Francesco Cantù, 40 anni,primario del reparto di cardiochirurgia dell'ospedale di Lecco.
Gli elicotteri del soccorso transalpino, approfittando dell'ottima giornata dal punto di vista meteo, hanno perlustrato rifugi, ghiacciai e crepacci senza però trovare alcuna traccia della presenza dei tre. Negative anche le ricerche effettuate con i cani da valanga e con uno speciale apparecchio per rintracciare i dispositivi dei telefoni cellulari. Le ricerche non verranno sospese ma riprenderanno nei prossimi giorni per cercare i corpi dei tre alpinisti italiani.
Il meteo è dato in peggioramento nelle prossime ore. "Ho sperato in un miracolo fino all'ultimo, ma con il passare delle ore non avendo notizie positive ho capito che dovevo preparami al peggio", ha detto Gabriele Barabino, fratello di Damiano.
Alle ricerche ha partecipato anche il consigliere regionale della Lega Edoardo Rixi, alpinista e amico di Damiano Barabino. "Sono disperato ho perso un fratello. Dopo che i soccorritori hanno perlustrato ghiacciai e rifugi senza trovare neppure una traccia di loro ho capito che era tutto finito".
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