Daza è richiesto da Santiago

Il presidente argentino Milei è disposto a "cedere" un suo ministro al futuro governo cileno

Il vice del dicastero dell'Economia di Buenos Aires, José Luis Daza, di origini cilene, è stato richiesto a Santiago dal neopresidente José Antonio Kast

© Afp

Nuova fase nelle relazioni tra Argentina e Cile inaugurata con la vittoria alle presidenziali dell'ultraconservatore José Antonio Kast e seguita da un'immediata visita a Buenos Aires e da un incontro con Javier Milei. Un primo effetto potrebbe essere l'inedito passaggio di un ministro da un governo all'altro. Secondo quanto ha confermato il titolare dell'Economia di Buenos Aires, Luis Caputo, il suo vice, il cileno José Luis Daza, avrebbe infatti ricevuto un'offerta da parte di Kast per integrare il nuovo gabinetto che si insedierà a partire dall'11 marzo.

Il cileno del governo argentino -

 "La possibilità esiste e sicuramente lo starà valutando", ha affermato Caputo nelle ultime ore riguardo la possibilità di un cambio di bandiera del funzionario cileno di 66 anni, che annovera nel suo curriculum anche un passato nella banca Jp Morgan. "Daza è un funzionario top-class, speriamo che rimanga con noi, ma se sente più forte la motivazione di servire il Cile io lo appoggio", ha aggiunto.

La notizia è stata confermata dallo stesso Daza, che in un canale streaming ha ammesso che gli sono stati offerti "alcuni incarichi" nel futuro gabinetto di Kast.

Il viaggio del neoeletto Kast in Argentina -

 Kast ha compiuto il suo primo viaggio internazionale tre giorni dopo il ballottaggio dal quale è uscito presidente del Cile. La scelta dell'Argentina come prima destinazione internazionale del presidente eletto del Cile, prosegue il comunicato, "dimostra l'importanza strategica della relazione bilaterale, che entrerà in una tappa di rinnovato impegno di fronte alle principali sfide dell'agenda comune e degli affari regionali e globali". In occasione dell'incontro, inoltre, Milei ha confermato che parteciperà all'insediamento di Kast come presidente del Cile, il prossimo 11 marzo.

Milei era stato tra i primi leader internazionali a congratularsi con Kast per la vittoria. "Un altro passo avanti per la nostra regione in difesa della vita, della libertà e della proprietà privata, - aveva scritto sul profilo personale di X. - Sono certo che lavoreremo insieme affinché l'America abbracci gli ideali di libertà e ci liberiamo dal giogo oppressivo del socialismo del XXI secolo!", chiosando con il tradizionale "Viva la libertà carajo!".

Tra i temi trattati con Milei, Kast ha posto l'accento su "sviluppo imprenditoriale, investimenti e sicurezza, con particolare attenzione alla lotta al crimine organizzato", fenomeno che, secondo il presidente eletto, "oltrepassa i confini nazionali e richiede cooperazione regionale". Secondo El País, il viaggio a Buenos Aires evidenzia una "forte sintonia politica" con Milei. La presidenza argentina ha precisato che i due leader di destra hanno "stabilito priorità" in materia di sicurezza e lotta al crimine organizzato transnazionale, oltre a definire strategie per promuovere commercio e investimenti bilaterali.

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