il rapporto

Bankitalia, il maggior uso delle carte di credito fa aumentare le frodi

Lo scorso anno le truffe hanno colpito solo 13 transazioni su 100mila euro di pagamenti, valori non molto dissimili da quelli di 10 anni prima

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L'uso di carte di pagamento, credito e debito, mantiene un alto livello di sicurezza, ma la crescita esponenziale della loro diffusione in Italia ha aumentato, triplicandolo, il numero delle frodi. Questa la principale conclusione del rapporto condotto da quattro esperti della Banca d'Italia, che hanno analizzato l'andamento delle frodi fra il 2015 e il 2024. Lo scorso anno le truffe hanno colpito solo 13 transazioni su 100mila e sottratto 18 euro ogni 100mila euro di pagamenti, valori non molto dissimili da quelli di 10 anni prima. E tuttavia "il numero di frodi è quasi triplicato, passando da circa mezzo milione a poco meno di un milione e mezzo, mentre l'ammontare è raddoppiato passando da 60 a circa 120 milioni di euro".

Quali sono le truffe più diffuse? -

 La maggioranza delle truffe avviene per i pagamenti online, subito seguiti da quelli tramite Pos mentre le azioni dei criminali sui prelievi all'Atm sono una quota residuale (3%) ma l'importo in quei casi è molto più elevato. La diffusione sempre più pervasiva del denaro di plastica unito allo sviluppo della tecnologia e dei nuovi supporti di pagamento (bracciali, orologi, smartphone) ha avuto un balzo per via del Covid nel nostro Paese che, fino a quel momento, mostrava ancora una forte predilezione nell'uso del contante. Se questo genera, infatti, una serie di problemi di sicurezza sia per i consumatori sia per esercenti e banche (che erano fatti oggetto di rapine e furti), la diffusione del digitale "ha condotto a un aumento rilevante della probabilità dei risparmiatori di essere truffati".

Quali sono le carte più a rischio? -

 Le carte più a rischio sono oramai quelle di debito. Va notato come gli indicatori di rischio risultavano più elevati per la media delle banche maggiori. Un dato per il quale gli esperti avanzano una possibile spiegazione: l'elevato numero di clienti di questi intermediari potrebbe consentire ai truffatori di replicare tentativi di frode su un bacino più ampio di utenti.

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