A "Le Iene"

Le ragazze di OnlyFans pagano la tassa sul porno?

L'ex pornostar Malena, inviata per un giorno del programma di Italia 1, ha incontrato alcune creator per capire le incoerenze sulla normativa

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Le creator di OnlyFans pagano la tassa sul porno? Per capirlo, l'ex pornostar Malena ha vestito i panni della Iena e ha provato a far luce su un argomento che sta tenendo banco in questi giorni. Prima di tutto, bisogna chiarire cosa è porno e cosa non lo è. Ed è in questa zona grigia che emergono le incongruenze della normativa.

La "porno tax" -

  Il riferimento è alla "tassa etica", è una tassa votata nel 2005 e introdotta dalla Finanziaria del 2006 dall'allora sottosegretaria Daniela Santanché che prevede un'aliquota del 25% a carico di chi realizza un certo tipo di contenuti. Un decreto del 2009 individuava come pornografia, quei contenuti che contenevano "immagini o scene con atti sessuali espliciti o simulati tra adulti consenzienti". Da allora però piattaforme nuove sono arrivate sul mercato.

Quanto incide la tassa etica sugli introiti di Onlyfans -

  Per questo, Malena ha intervistato alcune delle creator più famose. I guadagni vanno dai 20 ai 70-80 mila euro al meso. Alcune di loro lamentano di essere state contattate dall'Agenzia delle Entrate per pagare la tassa etica, che è andata a intaccare i loro introiti. La differenza sta proprio nel tipo dei contenuti: su un lordo di 80mila euro, per esempio, chi produce materiale considerato 100% pornografico ha un netto di 50mila euro. Chi invece crea contenuti ritenuti in parte pornografici e in parte tradizionali, ha un netto di 56.600 euro con lo stesso lordo. Infine, 63mila euro è il netto di chi realizza tutti i contenuti tradizionali.