non solo concorso gastronomico

Panetthon, a Padova il panettone artigianale veneto fa del bene

Da oltre dieci anni il contest benefico nato a Padova unisce eccellenza artigianale e impegno sociale, sostenendo l'educazione di 1300 bambini in Etiopia

di Paolo Brinis

© Ufficio stampa

Nato oltre dieci anni fa da un'idea di un oculista gourmet, Daniele Gaudioso, Panetthon è molto più di un contest gastronomico: è una vera iniziativa benefica, per sostenere la onlus padovana "Amici di Adamitullo" (oggi ETS). L'intero ricavato della manifestazione viene, infatti, devoluto alla Missione dei Padri Salesiani di Adamitullo, un piccolo villaggio rurale a circa tre ore da Addis Abeba, in Etiopia. Qui, ogni giorno, grazie anche a iniziative come Panetthon, viene garantito un percorso educativo e scolastico a oltre 1300 bambini e adolescenti. 

Per il secondo anno consecutivo, sul podio più alto di Panetthon si è confermato Massimo Quaglia, maestro pasticcere di Sant'Urbano, nel padovano, dove si trova il forno di famiglia e la sede principale delle sue attività. Al secondo posto, a sorpresa, un pizzaiolo napoletano Sergio Gargiulo, che da diversi anni ha aperto un suo locale a Treviso, il cui nome - 081 - rievoca il prefisso telefonico della città d’origine. Il laboratorio Gran Levante di Pederobba si conferma un'eccellenza nella lavorazione e produzione dei lievitati. Il pastry chef Nicola Zanella, 28 anni, ha conquistato il terzo posto.

Durante la serata, negli spazi di Casa Exforo di Prato della Valle, iconica piazza di Padova, i partecipanti - gourmet, appassionati e stampa - hanno degustato ben 26 panettoni provenienti da tutte le sette province del Veneto: pasticcerie, panifici, pizzerie, ristoranti e realtà artigianali che producono panettoni senza emulsionanti o conservanti. Nell'impasto, solo canditi e uvetta, come da tradizione milanese.

I panettoni in gara sono stati giudicati - rigorosamente alla cieca - da esperti del settore e giornalisti enogastronomici.  Solo l'addetto al taglio del tradizionale dolce natalizio conosceva l'ordine di uscita. Ogni fetta è stata scrupolosamente osservata, tastata, annusata e assaggiata. Al termine, il voto e la proclamazione del miglior panettone artigianale del Veneto 2025, all'insegna della cultura gastronomica e della solidarietà concreta.

Novità di quest'anno, l'inedito abbinamento con una birra artigianale, mielata e speziata. Davvero una bella sorpresa. Per chi voleva invece rimanere nella tradizione, è stato proposto un abbinamento più classico, con il Fior d'arancio, vino bianco DOCG dei colli Euganei ottenuto da uve di Moscato giallo.

Negli anni, Panetthon ha premiato l'impegno di artigiani virtuosi e ha stimolato una vera crescita culturale sulla qualità del panettone: ingredienti selezionati, lavorazioni lente, nessun compromesso. Ma soprattutto, è una manifestazione che non dimentica chi è meno fortunato. Perché dietro ogni fetta condivisa, c'è un gesto di solidarietà che attraversa il mondo, dal Veneto fino all'altopiano etiope.

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