"Questo Natale non tutti potranno permettersi di riscaldare le proprie case: oltre 40 milioni di persone non riescono a farlo. Poi oltre un milione di europei è senza tetto. Oggi vi presento il primo piano europeo per alloggi accessibili che punta ad aiutare chi è più colpito dalla crisi, i giovani e i lavoratori. Abbiamo agevolato gli aiuti di stato e faremo di più con nuovi fondi anche grazie al sostegno da parte della Bei". Così Dan Jorgensen, commissario Ue per l'Energia e la Casa, parlando in plenaria dopo il via libera della commissione al piano Casa.
Forte crisi sul fronte abitativo -
E' stato poi esposto il quadro particolarmente critico della situazione nel Vecchio Continente. Questa la premessa della Commissione: "L'Europa sta affrontando una crisi di accessibilità economica, in cui i costi degli alloggi giocano un ruolo centrale: dal 2013, i prezzi delle case nell'Ue sono aumentati di oltre il 60%, superando la crescita dei redditi e lasciando indietro molte famiglie, mentre gli affitti medi sono cresciuti di circa il 20%, con i nuovi affitti che salgono ancora di più nei mercati urbani. Si prevede che la domanda di alloggi crescerà di oltre due milioni di unità all'anno, principalmente nelle aree urbane, ma dal 2021 le licenze edilizie sono diminuite di oltre il 20%. Gli affitti a breve termine sono aumentati di quasi il 93% tra il 2018 e il 2024".
Aiuti di Stato, regole più soft -
Tra le misure messe in campo nel piano, Bruxelles prevede di allentare le regole sugli aiuti di Stato per sostenere finanziariamente alloggi a prezzi accessibili e per i social housing e una maggiore trasparenza per gli affitti brevi. Il regolamento sugli affitti a breve termine, che entrerà in vigore nel maggio 2026, garantirà una maggiore trasparenza grazie all'obbligo di registrazione degli host e alla condivisione dei dati sulle transazioni effettive tra le piattaforme digitali e le autorità nazionali.
Più investimenti nell'edilizia -
Si prevede inoltre di mobilitare "nuovi investimenti nel settore dell'edilizia abitativa nell'ambito del Qfp, compresi ulteriori 10 miliardi di euro di investimenti stimati nel 2026 e nel 2027 nell'ambito di InvestEU e almeno 1,5 miliardi di euro provenienti dalle proposte degli Stati membri e delle regioni di riprogrammare i fondi di coesione nell'ambito della revisione intermedia. Un sostegno supplementare proverrà anche dal Fondo sociale per il clima per gli investimenti nell'efficienza energetica, nella ristrutturazione degli edifici e nel riscaldamento e raffreddamento puliti. Nuove possibilità di finanziamento saranno sbloccate nel quadro finanziario pluriennale 2028-2034. In particolare, i futuri piani di partenariato nazionali e regionali includono l'edilizia sociale e accessibile tra i loro obiettivi specifici, consentendo agli Stati membri di affrontare le loro sfide specifiche con investimenti e riforme nel settore dell'edilizia abitativa. Anche lo strumento dell'Ue contribuisce all'edilizia sociale e accessibile, mentre Erasmus+ può fornire sostegno all'alloggio per facilitare e aumentare l'accesso alla mobilità, al volontariato e all'apprendimento".