Un rapimento nei primi anni di vita ha segnato la storia di Giulia Soponariu. La finalista del "Grande Fratello", ne ha parlato nel corso della puntata di lunedì 15 dicembre ha ripercorso una pagina dolorosa della sua infanzia.
Il rapimento -
"Per diverse ore, quando Giulia aveva tre anni, i suoi genitori non la trovavano più. Era stata rapita". Sono le parole di Simona Ventura sul rapimento della ragazza, avvenuto nel 2008 a Nichelino. Poi si rivolge direttamente all’inquilina: "Voglio parlare di un evento che ha segnato la tua vita quando eri ancora una bambina: il rapimento che hai subito quando avevi tre anni". La conduttrice mostra anche un titolo di giornale, "Bimba di tre anni sparisce nel parco".
Giulia ricorda che era il 6 aprile quando, nel pomeriggio, era andata a giocare nel parco del suo villaggio insieme a una bambina più grande. "Mia mamma mi diceva: fai attenzione", racconta. A un certo punto l’altra bambina le avrebbe proposto una passeggiata in bici: Giulia la segue, finché non si ritrovano vicino a un furgone bianco. È lì che accade il momento più traumatico: "Sono stata presa da due persone sconosciute e sono stata trovata dopo due ore". E aggiunge un dettaglio che le è rimasto impresso: "Mi ricordo che urlavo".
Un ricordo che resta -
Da allora, spiega la concorrente, la paura è entrata stabilmente nella sua vita. "È una cosa che mi ha ferita", dice, pensando soprattutto alle conseguenze sulla famiglia. Giulia racconta che sua madre ha portato addosso per anni un peso enorme, ma assolve i genitori: "Loro non hanno mai sbagliato nulla con me". Nonostante tutto, Giulia dice di sentirsi grata per l’amore ricevuto e racconta che quel trauma, col tempo, l’ha anche spinta a lavorare su se stessa e sulle sue fragilità: "Sono riuscita a mantenere il controllo, sono brava". A chiudere il momento arriva un messaggio della madre, pieno di affetto e conforto: "Ci ho messo tanto a superare il trauma e i sensi di colpa", confessa. Poi la incoraggia: "Ti amiamo infinitamente. Non smettere mai di brillare".