
Una delle spiagge più famose dell'Australia è stata il luogo della sparatoria più sanguinosa degli ultimi trent'anni nel Paese. A Sydney, Bondi Beach era gremita di centinaia di persone accorse per celebrare l'inizio dell'Hanukkah, la "festa delle luci" ebraica, quando due uomini, un padre 50enne e un figlio 24enne, armati di fucili semiautomatici, hanno aperto il fuoco sulla folla, uccidendo 15 persone, tra cui una bambina di 12 anni e il rabbino della città, Eli Schlanger. Altre persone sono rimaste ferite, mentre non risultano coinvolti italiani. Ucciso poi dalla polizia l'assalitore 50enne, mentre il figlio sarebbe gravemente ferito. Il commissario della polizia statale Mal Lanyon ha spiegato che il padre era regolarmente titolare di sei armi da fuoco, tutte con licenza, e che "tutte le armi sono state recuperate" dagli investigatori. Le autorità hanno quindi escluso la presenza di un terzo attentatore.
Ucciso un aggressore, ferito l'altro -
Dopo l'allarme la polizia è subito intervenuta neutralizzando i due aggressori: uno, il padre 50enne, è stato ucciso, l'altro, gravemente ferito, si trova ora in custodia. Secondo i media locali, il più giovane sarebbe stato identificato come Naveed Akram, residente a Sydney. Nell'auto dei due aggressori la polizia ha trovato ordigni rudimentali, pronti per essere esplosi.
L'eroe che ha affrontato un aggressore -
Provvidenziale è stato l'intervento di un passante che, sorprendendo uno dei due assalitori da dietro, lo ha affrontato a mani nude riuscendo a disarmarlo. L'uomo, identificato come il 43enne Ahmed Al Ahmed, è stato colpito due volte e sottoposto a un intervento chirurgico. "Un vero eroe" lo ha definito il premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, che ha parlato così dell'aggressione: "Un attacco diretto contro la comunità ebraica di Sydney".
Arrestato un uomo nel quartiere di un attentatore -
Un uomo è successivamente stato arrestato dalla polizia a Bonnyrigg, nella zona ovest di Sydney, dopo alcune perquisizioni in un'abitazione ritenuta collegata a uno degli autori della sparatoria. Lo scrive la testata australiana 7News, le cui telecamere hanno ripreso un uomo ammanettato mentre veniva fatto salire su un'auto della polizia fuori dall'abitazione. La polizia è stata anche vista scortare due donne fuori da una casa. Poliziotti pesantemente armati a bordo di "bearcats", veicoli blindati utilizzati per operazioni ad alto rischio, hanno attraversato un posto di blocco a Bonnyrigg dirigendosi poi verso la proprietà al centro per diverse ore dell'attenzione degli agenti dopo la sparatoria.
Trump: "Attacco puramente antisemita" -
Donald Trump ha condannato la sparatoria di massa in un discorso alla Casa Bianca e ha definito l'attacco "un gesto puramente antisemita".
Herzog: "Siamo con la comunità ebraica australiana" -
"Più e più volte abbiamo invitato il governo australiano ad agire e a combattere contro l'enorme ondata di antisemitismo che sta affliggendo la società australiana. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la comunità ebraica di Sydney e con l'intera comunità ebraica australiana in questo momento orribile", ha aggiunto Herzog.
"A Bondi Beach c'erano 2mila ebrei che festeggiavano Hannukah" -
Nella popolare spiaggia era in corso una celebrazione della festività ebraica di Hanukkah. Alcuni partecipanti sarebbero stati colpiti, molti sarebbero fuggiti o si starebbero nascondendo. Jeremy Leibler, presidente della Federazione Sionista d'Australia, ha dichiarato: "La comunità ebraica è sotto shock. C'erano 2mila membri della comunità ebraica che celebravano Hanukkah e accendevano insieme la prima candela a Bondi Beach. Siamo in stato di massima allerta".
Le immagini condivise sui social media mostrano un massiccio intervento della polizia nella zona, frequentata da gente del posto e turisti. Testimoni hanno riferito che un uomo è sceso da un veicolo a Campbell Parade e ha aperto il fuoco. Ulteriori riprese dalla scena mostrano due persone vestite di nero che sparano sulla spiaggia.
Il premier australiano: "La nostra nazione colpita al cuore" -
"Un atto di malvagio antisemitismo e terrorismo, che ha colpito il cuore della nostra nazione", ha detto il premier australiano Anthony Albanese. "Un attacco agli ebrei australiani è un attacco a tutti gli australiani. Non c'è posto per questo odio, questa violenza e questo terrorismo nella nostra nazione. Voglio essere chiaro: lo sradicheremo". La spiaggia di Bondi, situata nella periferia orientale della città, è un luogo iconico amato dagli abitanti locali e dai turisti. È una delle spiagge più famose al mondo, rinomata per la sua atmosfera rilassata e la sabbia dorata e anche per il surf.
Episodi di antisemitismo in crescita in Australia -
Gli episodi di antisemitismo non sono casi isolati in Australia: le aggressioni, gli atti di vandalismo, le minacce e le intimidazioni sono più che triplicati nel Paese dopo l'inizio della guerra a Gaza. Durante l'estate, sinagoghe e auto sono state incendiate, negozi e case imbrattati con graffiti e cittadini ebrei aggrediti a Sydney e a Melbourne.
L'attentato, dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, "è frutto di una campagna antisemita, queste povere vittime non hanno nulla a che fare con quanto accade in Cisgiordania o a Gaza in questi giorni travagliati".
Forse pakistani i killer -
Secondo alcune indiscrezioni, non confermate dalle autorità, i killer potrebbero essere "di origine pakistana". I due aggressori sono stati filmati mentre sparavano da un ponte a meno di 100 metri di distanza.
Netanyahu incolpa Canberra -
Parlando poche ore dopo il mortale attacco terroristico a Sydney in cui vi è stata una sparatoria sulla folla durante una celebrazione di Hanukkah, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato di aver inviato una lettera ad agosto al primo ministro australiano Anthony Albanese, accusando Canberra di aver gettato benzina sul fuoco "su questo fuoco antisemita". Parafrasando la sua lettera, Netanyahu ha affermato che le politiche di Albanese, che includono il riconoscimento di uno Stato palestinese, incoraggiano "l'odio per gli ebrei che ora infesta le vostre strade. L'antisemitismo è un cancro. Si diffonde quando i leader rimangono in silenzio. Dovete sostituire la debolezza con l'azione". Netanyahu ha affermato, riporta il Times of Israel, che l'attacco è stato "terribile. Un omicidio a sangue freddo. Il numero delle vittime purtroppo aumenta di minuto in minuto. Abbiamo visto le profondità del male. Abbiamo anche visto l'apice dell'eroismo ebraico", ha detto, indicando un passante che, a suo dire, era ebreo, filmato mentre strappava un'arma dalle mani di uno degli aggressori.
La Farnesina monitora la situazione -
La Farnesina e il Consolato Generale d'Italia a Sydney (@ItalyinSydney) monitorano la situazione a Bondi Beach. Il Ministro Antonio Tajani ne segue l’evoluzione. Per qualsiasi emergenza o segnalazione vi invitiamo a contattare il Consolato al +61 410308768 al +39 06 36225 o via mail a unita.crisi@esteri.it.
Comunità ebraica di Roma: "Clima di odio aumentato a causa della propaganda Pro-pal" -
Anche il presidente della comunità ebraica di Roma Victor Fadlun è intervenuto per commentare l'attentato terroristico a Sydney. "Piangiamo le vittime dell'atroce attacco antisemita a Sidney e preghiamo per la guarigione dei feriti. La Comunità Ebraica di Roma si stringe alla Comunità e a Chabad di Bondi per la morte di Rav Eli Schlanger - ha affermato Fadlun -. L'odio antiebraico non ha confini ed è, ovunque, la conseguenza di un clima alimentato dalle menzogne della propaganda Pro-Pal. Parole e gesti d'odio cavalcati e strumentalizzati per fini politici, che prima o poi si traducono in atti di sangue e di pura e vigliacca violenza. Proprio in questi giorni ci aveva commossi il video dei prigionieri di Hamas che accendono le candele di Hanukkah nei tunnel di Gaza prima di essere uccisi. Quella luce resta accesa nei momenti bui della storia, nessuno riuscirà mai a spegnerla. È la luce che illumina noi ebrei e che dovrebbe illuminare chiunque abbia a cuore il destino della civiltà. Ci aspettiamo condanne unanimi e incondizionate dal mondo politico".