“Abbiamo quattordici punti di contatto: ora li abbiamo individuati esattamente, sono quattordici". Sono queste le parole di Liborio Cataliotti, legale che difende Andrea Sempio nell'ambito delle nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco.
Il summit di Roma -
A "Mattino Cinque", Cataliotti parla a seguito del summit che si è svolto a Roma, dove la difesa di Sempio si è riunita per stabilire quante e quali consulenze presentare in vista della chiusura dell'incidente probatorio. A Roma c'era anche lo stesso Andrea Sempio, indagato nella seconda inchiesta per l'omicidio di Chiara Poggi, con i suoi legali, Liborio Cataliotti e Angela Taccia. All'incontro hanno partecipato anche i consulenti Armando Palmegiani, esperto di scena del crimine, e la genetista Marina Baldi. Saranno loro a occuparsi delle consulenze da depositare a Pavia.
Le parole di Cataliotti sui punti di contatto -
Al programma di Canale 5, Cataliotti torna sui punti di contatto dopo la discussa perizia della genetista Denise Albani: "Il più evidente e razionale di tutti è il telecomando della televisione - ha spiegato l'avvocato - e o le manopole del display. Il telecomando della TV venne utilizzato da Chiara Poggi proprio la mattina dell'omicidio per accendere la televisione. Ed è lo stesso telecomando con cui si accendeva il display per giocare ai videogiochi, quelli che usavano Marco Poggi e Andrea Sempio. A me sembra terribilmente semplice. E non venitemi a dire 'perché era su due mani', perché non è vero: lo esclude Albani, intorno a pagina 60, in una nota a piè di pagina. Lo abbiamo visto prima".