IL CASO

La super influenza in Gran Bretagna diventa caso politico: il governo attacca i nuovi scioperi dei medici

Con oltre 2.600 pazienti al giorno il ministro della Salute parla di "sfida più seria dopo la pandemia", ma le autorità sanitarie smorzano i toni

© ansa

Cresce l'allarme in Gran Bretagna per quella che i media locali hanno ribattezzato "super influenza", un'ondata influenzale che in questa stagione ha registrato un'impennata dei contagi, in particolare tra bambini e adolescenti. Il ministro della Salute britannico, Wes Streeting, ha definito la situazione "la sfida più seria mai affrontata dagli ospedali dell'NHS dopo la pandemia di Covid", citando oltre 2.600 ricoveri al giorno e numeri superiori alla media stagionale.

Streeting ha colto l'occasione per collegare l'emergenza anche alla protesta dei resident doctors, i medici neo-specializzati dell'NHS già noti come junior doctors. Nonostante gli accordi recenti sugli aumenti salariali nel settore pubblico, la categoria ha indetto un nuovo sciopero di cinque giorni a partire dal 17 dicembre: la quattordicesima protesta in tre anni. Secondo il ministro, questa nuova astensione rischia di essere "la goccia che farà traboccare il vaso" in una situazione già definita "precaria" per gli ospedali.

A ridimensionare gli allarmi è, però, intervenuto Chris Streather, Medical Director dell'NHS London e principale autorità medica della capitale britannica. Streather ha assicurato che l'ondata influenzale, pur significativa, "resta ben entro i limiti" della capacità degli ospedali, sottolineando che il sistema sanitario oggi è "meglio preparato" rispetto al periodo pre-pandemico.

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