IL CASO

Brigitte Macron e la frase contro le femministe scatenano la tempesta politica in Francia

Diventa virale il video in cui la première dame le definisce "Brutte str..." per aver interrotto lo show di Ary Abittan, assolto dall'accusa di stupro

© -afp

Una battuta uscita male dietro le quinte di un programma tv e la Francia si divide. Bastano pochi secondi di video, una frase pronunciata con leggerezza da Brigitte Macronne infiamma la politica francese. "Se ci sono delle brutte st..., le butteremo fuori" sono le parole pronunciate dalla première dame, mentre l'amico attore Ary Abittan, assolto dall'accusa di stupro, le confidava di avere paura di entrare in scena. Un momento privato, registrato domenica sera e rimbalzato online in poche ore, si trasforma in un terremoto mediatico che rimette al centro il rapporto, sempre più teso, tra istituzioni e movimenti femministi.

Lo show interrotto e l'ombra di un'accusa passata -

 La visita di Brigitte Macron a teatro non era casuale. La sera precedente, lo spettacolo di Abittan era stato interrotto da quattro attiviste del collettivo #noustoutes, che accusano l'attore di aver violentato una giovane donna quattro anni fa. Un caso giudiziario archiviato con un non luogo a procedere dopo tre anni di indagini, perizie e interrogatori. Per la giustizia francese, la vicenda è chiusa. Eppure le militanti si sono presentate con maschere con il volto dell'attore e la scritta "stupratore", urlando lo slogan "Abittan violentatore", mandando in crisi l'artista, come lui stesso ha fatto sapere tramite il suo avvocato Caroline Toby. "I sette magistrati che hanno esaminato il dossier sono stati unanimi: è innocente" ha ricordato la legale.

La reazione femminista: "Parole che sputano sulle vittime" -

 A infiammare ulteriormente gli animi è arrivata la frase di Brigitte Macron, percepita come una delegittimazione brutale del movimento femminista. Una delle attiviste presenti alla protesta si è detta "profondamente colpita e scandalizzata": "Il messaggio politico è scioccante. Si sputa sulle vittime e sulle associazioni femministe". Il collettivo #noustoutes ha rilanciato con un hashtag che è diventato subito virale: #salesconnes, "brutte str...", ribaltamento ironico e provocatorio della frase della première dame. Numerose personalità dello spettacolo e dell'attivismo si sono schierate con le manifestanti.

La politica insorge: "Una première dame non può parlare così" -

 Dal mondo politico reazioni a raffica. La segretaria del sindacato CFDT, Marylise Léon, ha definito le parole della Macron "del tutto fuori posto e volgari". La leader ecologista Marine Tondelier ha dichiarato: "Una première dame non dovrebbe dire queste cose", mentre per Manon Aubry, de La France Insoumise, il caso è la prova che "è ora che la coppia Macron se ne vada". Perfino l'ex presidente François Hollande è intervenuto, con un giudizio duro: "Anche se si può criticare la forma, quando si tratta di donne che lottano contro le violenze, non si parla in quel modo".

La difesa dell'entourage e un dibattito sempre più teso -

 Dall'Eliseo si tenta di spegnere la polemica: lo staff di Brigitte Macron ha assicurato che la frase non era un insulto rivolto alle femministe, ma una critica al metodo radicale utilizzato per interrompere lo spettacolo. Una spiegazione che, però, non sembra aver placato le polemiche.

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