L'infanzia sotto i riflettori, le cadute, la rinascita. Achille Costacurta ripercorre a "Verissimo" i problemi di salute vissuti da adolescente che lo hanno spinto a tentare il suicidio. "Mi arrabbiavo per le ingiustizie che subivo a scuola e per il comportamento non mi hanno ammesso all'esame di terza media", spiega il figlio dell'ex Miss Italia Martina Colombari e dell'ex difensore del Milan Billy Costacurta.
Dopo un'esperienza scolastica definita "burrascosa", Costacurta racconta di aver iniziato ad assumere sostanze stupefacenti. "A 13 anni ho iniziato a fumare canne tutti i giorni", dice. E con esse sono arrivate anche i primi problemi con la giustizia. "Sono stato arrestato perché nel mio armadietto di scuola hanno trovato un coltello e un manganello che utilizzavo per difendermi dopo che ero stato rapinato in metropolitana", aggiunge. Sulla detenzione in un centro penale minorile di Parma, durata quasi due anni, ricorda la quarantena vissuta nel pieno della pandemia Covid. "Per quattordici giorni sono rimasto chiuso in una stanza ed è stato pesante", racconta.
Parlando della detenzione, costellata da diversi tentativi di fuga, Achille Costacurta ripercorre i motivi che lo hanno spinto a meditare di compiere il gesto estremo."Ogni volta che scappavo dovevo poi passare 14 giorni in quarantena da solo in una stanza chiuso a chiave senza poter fare niente", aggiunge. "Una sera ho sfilato le chiavi dell'infermeria e dopo aver chiuso dentro l'operatore ho preso sette bottiglie di metadone e sono finito in coma", racconta il giovane. Dopo aver rischiato di perdere nuovamente la vita durante un viaggio in Colombia per un mix di droghe allucinogene, Costacurta racconta di aver ripreso un percorso di cura in una clinica in Svizzera. "Mi hanno diagnosticato la Dhd (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività ndr), sono gli unici ad aver trovato la soluzione", afferma. "Adesso sto bene, non faccio più uso di sostanze e sogno di aprire un centro per ragazzi disabili", conclude.