animale curato a Lipari

Stromboli, un pescatore trova un capretto con le zampe rotte e lo adotta

L'animale è stato sottoposto a Lipari a intervento chirurgico per la frattura. Una storia "d'amicizia" che commuove

© Ansa

Un capretto con un pescatore per papà. Accade a Stromboli, dove Giacomino Utano ha "adottato" il capretto, che avrebbe circa otto mesi, trovato agonizzante dalla figlia e dalla nipotina con le zampe anteriori spezzate vicino la spiaggia di Scari, probabilmente per una caduta dal costone sovrastante. L'uomo, non solo si è limitato a soccorrerlo, ma, dopo aver ottenuto l'autorizzazione per potersi imbarcare con l'animale ribattezzato Pongo sull'aliscafo di linea, l'ha portato da una veterinaria a Lipari, per farlo sottoporre a un intervento chirurgico per il ripristino della funzionalità delle zampe. Un'operazione durata quattro ore a conclusione della quale al capretto sono state applicate due placche in titanio che gli dovrebbero consentire, dopo la convalescenza a casa Utano, una buona mobilità. Il viaggio a Lipari è stato possibile grazie al coinvolgimento del sindaco di Stromboli, al quale il pescatore ha chiesto aiuto. 

L'intervento alle zampe fratturate -

 Il capretto era stato inizialmente portato a casa, fasciato e al riparo, ma serviva un veterinario e il primo cittadino si attiva subito. Arriva così, dopo due giorni, quella concessione per imbarcarsi con l'animale tra le braccia. A Lipari la veterinaria dell'isola fa il possibile, ma non basta: servono uno specialista ortopedico veterinario, che arriverà da Messina, e due piastre in titanio da applicare alle zampe fratturate. 

L'amicizia tra il pescatore e il capretto -

 Chi ha visto il capretto parla di un concentrato di dolcezza che non chiede cibo, ma carezze: cerca Giacomino con gli occhi, come fanno gli animali riconoscenti. E restituisce affetto, amore e fiducia in un'isola come Stromboli dove la convivenza con migliaia di capre selvatiche, che scendono dalla montagna, è sempre più difficile e dove per il 2026 è stato varato un piano per il trasferimento di 1.200 capi.
 

In quella stessa isola, però, ora Pongo ha fatto scattare una piccola gara di solidarietà: diversi proprietari di case con terreno si sono offerti per un affido condiviso del capretto, finché lui vorrà. 

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