Napoli si conferma capitale dell'innovazione culturale con l'anteprima nazionale di "R3V@LUT1@N". Scritto e diretto da Corrado Ardone, la pellicola sarà in programmazione a partire dall'8 dicembre.Non si tratta di una semplice proiezione, ma di un unicum nel panorama italiano: è il primo film immersivo di lunga durata da vivere interamente in prima persona.
Oltre lo schermo: thriller in 6K e visori VR -
Il progetto promette di trasformare il pubblico da semplice spettatore a protagonista attivo. Indossando appositi visori, chi è in sala entra letteralmente nella storia. La trama è un thriller psicologico che cala l'utente nei panni di un uomo accusato di omicidio, in un limbo sospeso tra sogno e realtà. Sebbene il cinema immersivo sia già stato esplorato in festival statunitensi e asiatici, "R3V@LUT1@N" porta questa tecnologia in Italia applicandola per la prima volta a un lungometraggio narrativo strutturato. Le caratteristiche tecniche sono d'avanguardia: riprese a 180 gradi, qualità 6K e realismo visivo in cui ogni inquadratura è un mondo da esplorare senza la mediazione dello schermo rettangolare classico.
Un progetto "Made in Naples": cast e produzione -
L'operazione è frutto dell'eccellenza partenopea. Il film nasce dalla collaborazione di realtà locali come WIPLab, FilmIt Pro, Maxima Film e The Cult film. Un cast corale ha accettato la sfida di recitare interagendo con una tecnologia complessa: Annalisa Pennino, Rita Rusciano, Federica Aiello, Peppe Zarbo (che firma anche la scenografia), Massimo Peluso e la partecipazione straordinaria di Marzio Honorato. La fotografia è curata da Roberto Parlati, mentre montaggio ed effetti visivi sono di Cesare Pistilli.
Le voci dei protagonisti: "Il cinema del futuro?" -
Il regista Corrado Ardone spiega la filosofia dell'opera: "È un film da vivere, una sperimentazione. Di solito lo spettatore si riconosce nel protagonista sullo schermo, qui diventa il protagonista, vestendo i suoi panni e i suoi punti di vista attraverso il visore". Entusiasta anche Marzio Honorato, che nel film interpreta l'avvocato: "Nonostante io abbia fatto tanti film, è stato molto emozionante. Un'esperienza effettivamente molto coinvolgente. Sarà questo il cinema del futuro?".
Anche per gli attori è stata una prova inedita, come racconta Annalisa Pennino: "Un approccio innovativo e sicuramente più complicato rispetto alla classica recitazione, dovevamo interagire con una telecamera speciale a 180 gradi".