Uccise e scartate come rifiuti, a Mauritius il massacro delle scimmie "da laboratorio"
Eliminate perché non hanno le caratteristiche richieste. Denuncia degli animalisti
Allevano scimmie per esportarle nei laboratori del Regno Unito. E uccidono quelle che non rispondono alle caratteristiche richieste dagli acquirenti. Gli autori dello scempio, documentato in un video-shock diffuso in Rete, sono gli addetti della Noveprim, un mega-allevamento tra i maggiori esportatori di scimmie in Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti. L'allevamento, approvato dal ministero degli Interni britannico, si trova a Mauritius.
E il 47% dell'azienda è di proprietà di Covance Uk, un'organizzazione fondata sulla ricerca e sulla sperimentazione animale che ha la sua sede ad Harrogate, North Yorks. La denuncia arriva dalla British union for the abolition of vivisection (Buav). Nell'allevamento vengono letteralmente massacrate centinaia di scimmie che vengono scartate perché i laboratori richiedono esemplari che pesano meno di tre chili e mezzo.
Ecco così che i poveri animali che non rispondono alle caratteristiche volute dai centri di sperimentazione vengono uccisi e accumulati sul pavimento o addirittura gettati in bidoni come fossero rifiuti. Nel video si vedono perfino alcuni corpi mutilati. Immagini raccapriccianti che documentano un costume a dir poco barbaro, come sostiene appunto l'associazione animalista. A finire uccisi sono per la maggior parte primati maschi adulti, che risultano di poco superiori ai quattro chili di peso richiesti. Ma pare che ad essere uccise siano anche femmine incinte e piccoli, perché questi animali non sono utili ai laboratori stessi.
Un fenomeno che la Buav giudica inaccettabile, anche considerando che gli animali sottoposti a queste crudeltà sono particolarmente sensibili e intelligenti. E pensare che, in una sua dichiarazione d'intenti, Noveprim assicura che l'azienda "fornisce assistenza professionale sanitaria per le scimmie, assicura il loro benessere, e le tratta con rispetto, in linea con le raccomandazioni dell'Aaalac (associazione internazionale per la valutazione e l'accreditamento della cura degli animali nei laboratori)".
Proprio questa associazione deve fare un sopralluogo nei locali di Noveprim a novembre. Visto quanto accade, la Buav chiede dunque a Londra di vietare l'importazione di scimmie da Mauritius. A peggiorare le cose, uno studio sempre firmato Buav ha documentato i metodi crudeli con cui le scimmie selvatiche di Mauritius vengono catturate e allevate sull'isola. Dure le parole di Sarah Kite, direttrice dei Progetti speciali per Buav: "Siamo di fronte a un massacro crudele e insensato. E' inaccettabile che le scimmie sfruttate per anni vengano semplicemente scartate perché non servono più. Questi animali dovrebbero essere rimessi in libertà. Importando scimmie da questa azienda, il Regno Unito perpetua questa crudeltà spaventosa".
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