La protesta

Ex Ilva, sciopero a oltranza a Taranto e a Genova contro il piano del governo | Bucci ai lavoratori: "Da Roma notizie non buone"

Fim Fiom Uilm e Usb sollecitano un incontro urgente per aprire un tavolo unico e rivedere le misure previste dall'esecutivo

Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto e Genova hanno proclamato uno sciopero a oltranza a partire dalle 12 come protesta contro il piano illustrato dal governo per l'ex Ilva. La decisione, formalizzata in una comunicazione congiunta, mira a sollecitare un incontro immediato per l'apertura di un unico tavolo istituzionale a Palazzo Chigi, con l'obiettivo di ottenere il ritiro del documento e avviare "un confronto serio e costruttivo" sui temi che riguardano diritti, sicurezza e prospettive occupazionali. Nella nota, le organizzazioni definiscono la mobilitazione "un momento fondamentale per difendere i diritti di tutti i lavoratori e garantire stabilità e dignità".

A Genova bloccata l'autostrada A10 -

 A Genova il corteo dei lavoratori ex Ilva è entrato in autostrada: i manifestanti sono entrati al casello di Cornigliano dopo aver percorso le rampe di accesso, con uomini e mezzi sono arrivati sulla carreggiata della A10 in direzione centro città, fermando il traffico.

Bucci ai lavoratori: "Da Roma notizie non buone" -

 "Mi hanno confermato che la cifra per la fornitura (dell'acciaio destinato alla zincatura, ndr) oscilla intorno ai 15 milioni: i fondi ci sono ma esiste un problema con la legge europea che non consente aiuti di Stato alle aziende in commissariamento". Lo ha detto il governatore della Liguria Marco Bucci al termine della lunga telefonata con il commissario di Acciaierie per l'Italia Quaranta parlando ai lavoratori dell'ex Ilva di genova Cormigliano che sono ancora in presidio.

Uilm: "Meloni ci convochi e ritiri il piano di chiusura" -

 "La situazione negli stabilimenti rischia di degenerare, i lavoratori stanno scioperando a oltranza a Genova come a Taranto per chiedere al governo di intervenire immediatamente. Prima di tutto, l'esecutivo deve eliminare il piano di morte che ci è stato presentato e fare tutto ciò che è necessario per salvare la produzione di acciaio in Italia. Non vogliamo dividere cittadini e lavoratori, tutti vogliamo una fabbrica green con una vera decarbonizzazione. Questo è l'unico modo per salvaguardare ambiente, salute e occupazione". Lo ha dichiarato Rocco Palombella, Segretario generale Uilm. "Per queste ragioni abbiamo chiesto una convocazione urgente a Palazzo Chigi che si basa su alcune premesse, la prima è il ritiro del piano corto che ci hanno presentato all'incontro di novembre. La Meloni ci metta la faccia, questa vertenza è arrivata a un punto di non ritorno ed è per questo che serve la massima responsabilità di tutti", ha sottolineato Palombella.

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