La Commissione Bilancio del Senato ha dichiarato inammissibili 105 emendamenti alla Manovra, sui 414 totali segnalati. Nel dettaglio, 18 sono stati esclusi per estraneità di materia e 87 perché senza coperture finanziarie. I primi potranno essere sostituiti dai gruppi, mentre i restanti riformulati prevedendo le risorse. Il premier Giorgia Meloni ha convocato un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, durato oltre due ore: trovata un'intesa sulla casa e sui dividendi ma resta il nodo delle coperture.
Risulta non ammissibile per copertura, al momento, l'emendamento segnalato dalla Lega che prevedeva di incrementare di 5 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 il fondo per la riduzione della pressione fiscale utilizzando a copertura la cessione di quote del Mes. Stessa sorte per la proposta sulla responsabilità civile dei medici, presentato dalla senatrice Michaela Biancofiore.
Il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi -
Al vertice tra i leader della maggioranza hanno partecipato anche i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il suo vice Maurizio Leo e i capigruppo al Senato. Si è trovato un accordo sugli affitti brevi, sull'ampliamento dell'esenzione sulla prima casa, sull'articolo 18 riferito ai dividendi - fa sapere in serata Palazzo Chigi - è stata chiarita la possibilità di compensazione anche per i contributi previdenziali delle imprese, e si è discusso delle misure a favore delle forze dell'ordine. Ma non è sciolto il nodo delle coperture. Per le modifiche che trovano il consenso di tutti i gruppi della maggioranza, serve "un pochino più di un miliardo", ha spiegato il capogruppo di Fratelli d'Italia Lucio Malan. Una cifra riferita informalmente anche da altri partecipanti al vertice, ma che non trova conferme ufficiali nel governo.
Intanto prende forma l'intesa sugli affitti brevi: non scatterà l'aumento dal 21% al 26% della cedolare secca per chi affitta ai turisti un solo immobile, sul secondo l'aliquota sarà al 26% ma da tre unità in poi scatterà il reddito d'impresa. L'aumento di gettito previsto per la norma inserita attualmente in Manovra era di circa 100 milioni. Ma in questo caso, secondo quanto viene riferito al termine del vertice dalla maggioranza, non servirà rintracciare risorse altrove, perché c'è una "auto-copertura".
Manovra alla Camera dal 19 dicembre -
La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito che il testo della Legge di Bilancio approderà nell'Aula della Camera a partire da venerdì 19 dicembre.
L'emendamento sulla responsabilità civile dei medici -
Secondo l'emendamento escluso dal testo della Manovra, "l'esercente la professione sanitaria che, nell'esercizio dell'attività svolta all'interno di una struttura sanitaria o sociosanitaria, pubblica o privata, cagiona un danno al paziente risponde in via principale del proprio operato a titolo di responsabilità contrattuale ai sensi dell'articolo 1218 del codice civile". Dall'altro lato "la struttura sanitaria o sociosanitaria, pubblica o privata, risponde in via sussidiaria ai sensi dell'articolo 1218 del codice civile, esclusivamente nei casi in cui:
- non abbia assicurato un'adeguata organizzazione del servizio sanitario e assistenziale, conforme ai requisiti previsti dalle normative sanitarie vigenti;
- non abbia fornito al personale sanitario, e in primo luogo ai medici, gli strumenti, dispositivi e attrezzature idonei allo svolgimento delle attività;
- non sia in possesso delle autorizzazioni sanitarie all'esercizio dell'attività rilasciate dagli enti preposti".
L'emendamento della Lega sul Piano Casa -
È stato definito inammissibile anche l'emendamento della Lega alla Manovra che riscriveva il Piano Casa dando priorità ai giovani, alle giovani coppie, ai separati e agli anziani. La proposta a prima firma Romeo stanziava risorse già dal prossimo anno, per complessivi 877 milioni fino al 2030. Le risorse per il 2026 erano attinte per la stragrande maggioranza (100 milioni su 122 milioni di euro) dal Fondo per interventi strutturali di politica economica. Allo stesso tempo l'emendamento prevedeva che sia per il Piano Casa che per il contrasto al disagio abitativo potessero essere utilizzate risorse derivanti dalle rimodulazioni del Fondo europeo di sviluppo regionale - Fesr nel ciclo 2021-2027. L'inammissibilità è stata dichiarata proprio per assenza di coperture adeguate.
Sopravvivono 4 emendamenti su 5 sui condoni e la tassa sull'oro -
Sono invece sopravvissuti al vaglio di ammissibilità della Commissione Bilancio del Senato quattro su cinque delle proposte di modifica sui condoni edilizi, compresa quella che rimodula le sanzioni. A essere stato stoppato è un emendamento, a firma Fratelli d'Italia, che stabiliva che i Comuni fossero obbligati a rilasciare i titoli abilitativi edilizi in sanatoria a seguito dei procedimenti già previsti entro il 31 marzo 2026. Vanno avanti anche le proposte sulla tassazione dell'oro "da investimenti", presentate da Lega e Forza Italia.
Verso l'aumento Irap di 2,5 punti per le grandi banche -
Nel corso del vertice a Palazzo Chigi, si sarebbe deciso un percorso verso l'aumento di 0,5 punti dell'Irap per le grandi banche, che porterebbe il prelievo aggiuntivo a 2,5 punti. Secondo quanto si apprende da diverse fonti, il gettito della modifica sarebbe poco meno di 200 milioni di euro. Il lavoro tecnico sarebbe ancora corso ma per esentare i piccoli istituti si dovrebbe ricorrere a una franchigia.