
Con le tre vittorie nette dei favoriti si chiude in Veneto, Campania e Puglia l'ultima tornata di elezioni regionali del 2025. I risultati sono evidenti fin dai primi exit poll: il campo largo vince in Campania e Puglia, il centrodestra in Veneto. Al leghista Alberto Stefani la responsabilità del dopo Zaia con il 64,4% contro il 28,9% di Giovanni Manildo del centrosinistra. Ampie le vittorie dell'ex presidente della Camera Roberto Fico in Campania, con il 60,6% contro il 35,7% di Edmondo Cirielli di Fdi, e dell'ex sindaco di Bari Antonio Decaro al 63,9% in Puglia su Luigi Lobuono del centrodestra al 35,1%. Crolla l'affluenza di 16,5 punti in Veneto, di 14 in Puglia e di 11 in Campania. Festa per Elly Schlein e Giuseppe Conte a Napoli: "Il centrodestra non saltella più, Giorgia Meloni la vera sconfitta", esultano. "La vittoria di Stefani frutto della nostra serietà", dice il premier, che si congratula anche con Fico e Decaro. In Veneto la Lega doppia i voti di Fratelli d'Italia.
Sebbene il successo dei tre fosse ampiamente previsto, i dati delle vittorie superano le aspettative in ognuna delle tre Regioni dove, complice la bassa affluenza alle urne (43,6%, dai 10 ai 16 punti percentuali in meno rispetto all'ultima tornata elettorale), vengono premiati i governi uscenti. "È stata una campagna elettorale bella, in mezzo alla gente", esulta Stefani che nel ringraziare tutti i leader di centrodestra aggiunge: "Abbiamo mantenuto sempre ferma la correttezza e con uno stile che ha dato risultati significativi".
© Withub
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"Un risultato straordinario sopra ogni aspettativa", è il commento a caldo di Antonio Decaro che ammette: "Sento il peso di questa responsabilità". Da Decaro il ringraziamento ai leader della coalizione, sentiti a cominciare dalla segretaria dem Elly Schlein già dopo i primi exit poll e un grazie particolare "per aver scelto me e avermi spinto alla candidatura quando all'inizio mi tremavano le gambe".
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Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli dopo i primi dati si precipitano a Napoli, nel comitato elettorale dove parte la festa dei sostenitori di Fico che da vincitore lancia una frecciata al governo: "Sono venuti qui tutti i ministri, hanno promesso qualunque cosa con la forza dei ministeri. Quindi oggi questa Regione, questa maggioranza batte il governo Meloni".
La prima a insistere sulla costruzione di un'alternativa per battere il centrodestra è la segretaria del Pd Schlein. "Mi avete sentito più volte dire che uniti si vince. I margini di vittoria di Fico e di Decaro dimostrano che uniti non si vince, ma si stravince. E anche in Veneto raddoppiamo il risultato", dice la leader dem dal palco. Rimarcando anche il dato ottenuto nel Nord-est dal perdente Giovanni Manildo contro Alberto Stefani. Poi, citando Pino Daniele, Schlein lancia un avvertimento al premier Meloni: "Tanto l'aria s'adda cagnà", scandisce cimentandosi nel dialetto napoletano. Il riferimento è a un cambio di vento che possa investire Palazzo Chigi.
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