La polizia brasiliana ha arrestato l'ex presidente Jair Bolsonaro. Gli agenti hanno compiuto un blitz nella sua abitazione a Brasilia per eseguire un mandato di custodia preventiva autorizzato dal Supremo Tribunale Federale. Secondo quanto riferisce Cnn Brasil, Bolsonaro avrebbe tentato di manomettere la cavigliera elettronica: da qui è scattato il blitz. Il leader conservatore si trovava da oltre cento giorni agli arresti domiciliari.
L'allarme -
La violazione - ossia la tentata manomissione della cavigliera elettronica - sarebbe avvenuta intorno alla mezzanotte di ieri, venerdì 21 novembre, mentre l'arresto è scattato all'alba di oggi, 22 novembre. Il giudice del Supremo Tribunale Federale Alexandre de Moraes, che ha decretato l'arresto, era sveglio quando ha ricevuto l'allarme dal Centro di monitoraggio integrato del distretto federale. Secondo i media brasiliani, il giudice non avrebbe più dormito dopo la comunicazione.
Il blitz e l'arresto -
Il magistrato ha quindi autorizzato la polizia federale a condurre un'operazione per trasferire l'ex presidente presso gli uffici della Sovrintendenza della polizia a Brasilia. Gli agenti sono arrivati all'abitazione di Bolsonaro intorno alle 5 del mattino. L'ex capo di Stato non ha opposto resistenza all'arresto. La sua consorte, Michelle Bolsonaro, si trovava nello Stato del Ceará e ha appreso della misura per via telefonica.
Una volta giunto alla sede della polizia federale, a Bolsonaro è stata rimossa la cavigliera elettronica. Secondo le informazioni diffuse dalla stampa locale, l'ex presidente si trova ora in una stanza dotata di letto, aria condizionata, frigobar e televisione.
I ricorsi -
Il 17 novembre 2025 la Corte Suprema aveva respinto i ricorsi presentati da Bolsonaro contro la sua condanna a 27 anni e tre mesi di reclusione per tentato colpo di Stato, avvicinando così la data del possibile arresto.