"Prova irregolare"

Medicina, studenti pronti al ricorso collettivo contro il test del semestre filtro | Bernini: "Troveremo i furbetti, ma l'esame resta valido"

Il ministro dell'Università non ci sta: "La macchina ha retto, risaliremo a quei pochi e annulleremo le loro prove". Non è d'accordo l'Unione degli Universitari: "Un susseguirsi di errori e disorganizzazione"

Alla prima prova, il nuovo test del semestre filtro dell'Università di Medicina (che ha sostituito il test d'ingresso) divide. Da una parte gli studenti che lamentano che la prova sia andata male, dall'altra il parere del ministro dell'Università Anna Maria Bernini, che invece promuove la macchina organizzativa, che "ha retto" e che condanna "i furbetti" che verranno trovati. Ma gli studenti promettono un ricorso collettivo per far abolire "qualsiasi tipo di test d'ingresso o semestrale".

Unione degli Universitari pronti al ricorso -

 Le prime prove del semestre filtro a Medicina sono state un "susseguirsi di errori e disorganizzazione", spiega l'Unione degli Universitari, che parla di "decine di segnalazioni di irregolarità, circolate online e attraverso canali privati"; e annuncia: "Siamo pronti a un ricorso collettivo che chieda per tutti l'ingresso in soprannumero e nella prima sede. Il numero chiuso va abolito, non reinventato peggio". 

"Per tutelare gli studenti e fare piena luce su quanto accaduto" alle prove del semestre filtro "abbiamo avviato sia le procedure per un ricorso collettivo sia per un accesso agli atti con l'obiettivo di raccogliere tutte le irregolarità e costruire un dossier completo da portare nelle sedi opportune", afferma l'Udu. Le prove "hanno confermato ciò che denunciamo da mesi: è un meccanismo ingiusto e mal costruito. Come Unione degli Universitari eravamo davanti a ogni sede per ribadire un fatto evidente: questo sistema danneggia gli studenti e non migliora l'università".

Un susseguirsi di errori e disorganizzazione -

 Per il coordinatore nazionale, Alessandro Bruscella, le prove "sono state un susseguirsi di errori e disorganizzazione. Avevamo avvertito che l'anonimato e le procedure non sarebbero state garantite. È emersa chiaramente l'impreparazione del ministero, che ha scelto di forzare una riforma mai realmente discussa con chi l'università la vive tutti i giorni. Non è governance: è propaganda spacciata per innovazione". Alla luce delle "irregolarità di tutti questi giorni" e di "un sistema che caccia fuori gli studenti dopo sei mesi, spostandoli da una parte all'altra del Paese", l'Udu si dice pronta al ricorso collettivo.

Bernini: "Il test resta valido, annulleremo i compiti dei furbetti" -

 "E' andato bene, la macchina ha retto, 55mila studentesse e studenti che avevano lavorato e studiato hanno sostenuto il loro esame e il 3 di dicembre avranno i loro risultati". E' invece il parere del ministro dell'Università, Anna Maria Bernini, secondo cui "se qualche furbetto ha cercato di portare telefonini all'interno delle Università, e alcuni sono stati trovati ed espulsi, o ha cercato di falsare gli esiti di questa importantissima prova pubblicando online i compiti noi risaliremo a questi furbetti e annulleremo i loro compiti".

Ramaciotti (Crui): "Nessun rischio di annullamento del test di Medicina" -

 "Non c'è alcun rischio di annullamento generalizzato. Voglio rassicurare la stragrande maggioranza degli studenti che ieri ha affrontato gli esami per l'accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria: il vostro esame è valido. Nel complesso, tutto è proceduto al meglio e gli atenei coinvolti hanno risposto in maniera ottimale". Così in una nota la presidente della Crui (Conferenza dei Rettori delle Università italiane), Laura Ramaciotti. "Rispetto alla mole di candidati, è stato riscontrato un numero di irregolarità marginale che ha portato al ritiro dell'esame già durante la prova. Inoltre, abbiamo già avviato una ricognizione sulle immagini dei compiti apparse sul web, per individuare i responsabili - ha aggiunto -. Anche in questo caso, saranno annullate le singole prove. Le scorrettezze di pochi non potranno in alcun modo inficiare la validità di chi, con impegno e correttezza, ieri ha affrontato gli esami".