La procura di Palermo ha aperto un fascicolo d'inchiesta sui capitoli di spesa dei gruppi parlamentari nell'Assemblea regionale siciliana, per verificare eventuali sprechi e irregolarità. Al momento non vi sono indagati e non è ipotizzato alcun reato. La procura scaverà nelle spese dei gruppi negli ultimi anni per capire se ci possano essere state "spese pazze" e ingiustificate come successo alla Regione Lazio.
Negli scorsi anni i magistrati avevano indagato per peculato l'ex deputato regionale Alberto Acierno, ora sotto processo, per utilizzo dei fondi del Gruppo misto e poi della Fondazione Federico II per viaggi, cene e giocate ai casinò online. Negli ultimi giorni alcuni esponenti politici avevano chiesto che venisse reso noto come sono stati spesi i fondi riservati del presidente della Regione e del presidente dell'Assemblea regionale siciliana.
Ma dall'assemblea ribattono: "Siamo tranquilli"
"Sono strasicuro che l'utilizzo dei fondi pubblici 'modello Lazio' da noi all'Ars non c'è mai stato. Mi aspettavo che la Procura aprisse un'inchiesta dopo quello che è successo nel Lazio, ma noi offriremo la massima collaborazione agli inquirenti". Parola di Francesco Cascio, presidente uscente dell'Assemblea regionale siciliana, che commenta così l'apertura dell'inchiesta.
I magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci, cercheranno di capire se i gruppi parlamentari hanno speso i fondi pubblici secondo le regole. "Ho appreso in questo istante la notizia - dice ancora Cascio -. Domani mattina sarò a Palazzo dei Normanni perché oggi sono fuori. In ogni caso ribadisco che forniremo la massima collaborazione ai magistrati".