A due anni da "Miami", album registrato anche in spagnolo, Paolo Meneguzzi torna e presenta in anteprima a Tgcom24 il nuovo video "Fragile" che anticipa l'album in uscita nei prossimi mesi. "Non si tratta di un video 'reale': è pura realtà in un video professionale. - spiega Paolo - La musica è la mia vita, quello che penso, quello che vivo ogni giorno. Perchè non raccontarla con immagini realmente vissute? Chiamiamolo Video Reality".
Cos'è successo in questi due anni da "Miami"?
Mi sento trasformato, un altro. E' cresciuta in me la voglia di essere adulto, di prendermi delle responsabilità e di non fare più solo il ragazzino. Certo mi resta una gran voglia di divertirmi, ma ho imparato a gestirla e soprattutto trovo stimolanti anche cose che prima probabilmente sottovalutavo, o che mettevo in secondo piano nella mia vita. Sono più vicino alla mia famiglia a cui dedico più attenzioni e più tempo e soprattutto per la prima volta sento il desiderio di formarne una tutta mia: non mi fa più paura l'idea di avere dei figli, o anche di adottarne uno. Ho voglia di condividere le cose belle e semplici della vita con le persone che amo.
Com'è nata "Fragile"?
Fragile sono io, sei tu, è lui, o lei… Anche chi sembra imbattibile e inarrivabile. E fragile, per quanto mi riguarda, rimarrò sempre. Con un limite un po' più alto magari, visto che con l'esperienza e con un po’ più di maturità sento di riuscire a controllare meglio la mia fragilità. Ma è l’essere umano in genere ad essere fragile, basta pensare anche alle cose più banali. Dalle tentazioni più innocue a quelle più pericolose. Resistere ai dolci, al buon vino, al brivido della velocità, al richiamo del sesso o del gioco. All’amore. L’uomo è fragile per sua natura, nel corpo ma soprattutto a livello emotivo e mentale: è facile perdere il controllo, farsi molto male.
Hai già registrato i brani per il nuovo album?
Vi dovete aspettare un uomo-bambino che canta la vita di tutti i giorni, e lo fa con un briciolo di follia ma anche con una passione estrema per questo lavoro. L'uomo canterà la realtà, le cose concrete, terrene. Del bambino ci saranno ancora ai sogni e il desiderio di volare. Sarà un album che rispecchia questa doppia anima, fatto di canzoni che faranno sognare e altre che affrontano a muso duro la realtà. Perché un sogno può rimanere un sogno, la vita è un’altra cosa. E spesso siamo troppo impegnati a rincorrere i sogni per renderci conto di ciò che di bello ci capita. Siamo talmente presi dall’arrivare che non ci accorgiamo dei momenti preziosi lungo il percorso.Ecco, questo album è per tutto quello che c'è di bello e che ci sfugge mentre siamo impegnati ad arrivare al traguardo.
Pensi di andare a Sanremo?
Faccio sempre un salto a Cannes nei mesi invernali. Sicuramente passerò da Sanremo almeno dall'uscita autostradale! E come sempre ringrazierò Dio per avermi dato tanto. Per il resto vedremo dove porterà "Fragile”. Credo che la vita sia una strada lungo cui i percorsi delle persone si incontrano. Vedremo se incontrerò il Festival sul mio cammino, altrimenti ci sarà un altro sentiero su cui proseguire.