L'Anp: "Uccisi dall'esercito israeliano due adolescenti in Cisgiordania" | Gaza, consegnato il corpo di un altro ostaggio

L'Autorità nazionale palestinese ha denunciato l'uccisione di due adolescenti in Cisgiordania da parte dell'esercito israeliano.

Le Brigate al-Quds, braccio armato della Jihad islamica palestinese, e le Brigate Qassam, braccio armato di Hamas, consegneranno il corpo di un ostaggio israeliano questa sera alle ore 20 di Gaza. È quanto ha affermato Hamas in una nota dove ha spiegato che il corpo è stato trovato oggi nella zona di Morag, a nord di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. L'identità dell'ostaggio non è stata specificata. Sono ancora 4 i corpi di ostaggi uccisi che Hamas deve restituire a Israele in base all'accordo di cessate il fuoco.

Coloni israeliani hanno incendiato nella notte una moschea nel villaggio palestinese di Kifl Hares, vicino ad Ariel in Cisgiordania, lasciando scritte sui muri con minacce al capo del Comando centrale dell'Idf, Avi Blot. Lo riportano i media israeliani. Le immagini mostrano danni gravi all'edificio e copie del Corano bruciate. L'episodio si inserisce in una scia di violenze delle ultime settimane che ha visto aumentare gli attacchi a palestinesi, incendi di veicoli e villaggi come Beit Lid e Deir Sharaf. Secondo i media israeliani, l'esercito e la polizia hanno aperto un'indagine con il coinvolgimento dello Shin Bet.

Tre mesi prima del massacro del 7 ottobre 2023 compiuto da Hamas, l'allora capo dello Shin Bet, Ronen Bar, inviò al primo ministro Benyamin Netanyahu un documento classificato in cui sollecitava cambiamenti di politica nei confronti di Gaza e delineava una proposta di nuovo approccio strategico nei confronti dei fondamentalisti e di altre minacce. Il rapporto afferma che Bar sollecitò misure proattive contro i leader di Hamas a Gaza. Netanyahu, a quanto pare irritato da quella che considerava l'intrusione del capo dello Shin Bet nelle questioni politiche, non convocò alcuna discussione sul documento.

Israele è stato interrogato presso le Nazioni Unite in merito a numerosi rapporti che denunciano presunti casi di tortura di detenuti palestinesi, in particolare dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Lo Stato ebraico è sottoposto alla sua revisione periodica davanti al Comitato Onu contro la tortura. "Il comitato è rimasto profondamente sconvolto dalla descrizione che abbiamo ricevuto, in un gran numero di rapporti alternativi, di quella che sembra essere una tortura e un maltrattamento sistematici e diffusi dei palestinesi, compresi i bambini", ha dichiarato il relatore del comitato, Peter Vedel Kessing.