
A Molteno, in provincia di Lecco, la decisione di dedicare una via a Lucio Battisti ha acceso un acceso dibattito che ha travalicato i confini comunali. Il Consiglio comunale ha approvato la proposta di intitolare una strada al celebre cantautore, originario proprio del territorio lecchese, ma la notizia ha subito scatenato reazioni contrastanti. Da un lato chi applaude il gesto, riconoscendolo come un tributo doveroso a uno degli artisti più amati e influenti della musica italiana; dall'altro chi protesta, ricordando le polemiche sul presunto orientamento politico di Battisti e accusando il Comune di aver ignorato una parte della memoria collettiva.
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Il sindaco, deciso a spegnere le polemiche, ha spiegato che la scelta non è un gesto politico ma "un atto di riconciliazione e di valorizzazione del patrimonio culturale". Tuttavia, la comunità resta divisa e sui social il confronto si è trasformato in una vera e propria battaglia simbolica.
Una via per Lucio Battisti: la decisione del Comune di Molteno -
L'amministrazione comunale di Molteno ha deciso di dedicare una nuova via a Lucio Battisti, il cantautore che proprio in questa zona visse parte della sua vita. La delibera è stata approvata dopo un iter amministrativo ordinario, con la convinzione di celebrare una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia musicale italiana. Secondo quanto riportato dal Comune, l'obiettivo è quello di "riconoscere l'importanza di un artista che ha contribuito alla cultura nazionale con la sua musica", una motivazione che, nelle intenzioni della giunta, avrebbe dovuto unire la cittadinanza sotto il segno dell'orgoglio locale. Ma così non è stato.
La protesta delle associazioni e dei cittadini contrari -
Alla notizia dell'intitolazione, alcune associazioni e gruppi civici hanno espresso la loro contrarietà, definendo la decisione "divisiva e inopportuna". Le critiche si concentrano sulle passate accuse di presunte simpatie politiche attribuite a Battisti, mai confermate, ma riemerse ciclicamente nel dibattito pubblico. Per alcuni, il rischio è che l'omaggio possa essere interpretato come una presa di posizione ideologica. Altri chiedono che le vie e le piazze del paese vengano intitolate a figure "più rappresentative dell'impegno civile o sociale". Nonostante ciò, la maggioranza dei residenti si dice favorevole, ricordando l'eredità musicale e culturale del cantautore, che con le sue canzoni ha segnato un'epoca.
Il contenzioso con la famiglia e la decisione di spostare la salma -
La vicenda riporta alla memoria anche il lungo contenzioso tra il Comune di Molteno e la famiglia Battisti, legato al luogo di sepoltura del cantante. Dopo la morte, avvenuta nel 1998, Lucio Battisti era stato sepolto proprio nel cimitero del paese, ma negli anni successivi la moglie, Grazia Letizia Veronese, aveva più volte espresso il desiderio di tutelare la privacy della tomba, lamentando la mancanza di riservatezza e l'eccessiva attenzione mediatica. Nel 2018, dopo anni di tensioni, la famiglia decise di far trasferire la salma del cantautore in un luogo segreto, fuori dal territorio comunale. La decisione, accolta con dispiacere da molti fan, segnò una frattura tra il Comune e gli eredi, che da allora hanno mantenuto una posizione di distanza rispetto alle iniziative pubbliche dedicate all'artista. Proprio per questo, la scelta di intitolargli oggi una via assume un valore ancora più simbolico: per alcuni è un gesto di riconciliazione tardiva, per altri un atto che riapre ferite mai del tutto rimarginate.
Il sindaco: "Superiamo i rancori del passato" -
Di fronte alla crescente polemica, il sindaco di Molteno ha invitato alla calma e alla riflessione. "Non è il momento di riaprire vecchie ferite - ha dichiarato - ma di guardare avanti con rispetto per tutti. Lucio Battisti è parte della nostra storia, e la musica è un linguaggio che unisce, non divide". L'amministrazione ribadisce che la scelta è stata fatta "nel segno della cultura, non della politica", sottolineando come l'intitolazione rappresenti un gesto di riconciliazione simbolica. "È tempo di superare i rancori del passato — ha aggiunto il primo cittadino — e di riconoscere Battisti per ciò che è stato: un artista che ha dato voce a generazioni di italiani".