Tel Aviv: "I coloni attaccano oltre la linea rossa, interverremo" | Media: "Israele costruisce un muro lungo la Linea blu in Libano"

Tre mesi prima del massacro del 7 ottobre 2023 compiuto da Hamas, l'allora capo dello Shin Bet, Ronen Bar, inviò al primo ministro Benyamin Netanyahu un documento classificato in cui sollecitava cambiamenti di politica nei confronti di Gaza e delineava una proposta di nuovo approccio strategico nei confronti dei fondamentalisti e di altre minacce. Il rapporto afferma che Bar sollecitò misure proattive contro i leader di Hamas a Gaza. Netanyahu, a quanto pare irritato da quella che considerava l'intrusione del capo dello Shin Bet nelle questioni politiche, non convocò alcuna discussione sul documento.

Israele è stato interrogato presso le Nazioni Unite in merito a numerosi rapporti che denunciano presunti casi di tortura di detenuti palestinesi, in particolare dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Lo Stato ebraico è sottoposto alla sua revisione periodica davanti al Comitato Onu contro la tortura. "Il comitato è rimasto profondamente sconvolto dalla descrizione che abbiamo ricevuto, in un gran numero di rapporti alternativi, di quella che sembra essere una tortura e un maltrattamento sistematici e diffusi dei palestinesi, compresi i bambini", ha dichiarato il relatore del comitato, Peter Vedel Kessing.

La Casa Bianca ha smentito le indiscrezioni giornalistiche riguardo alla possibilità di una base militare Usa al confine con la Striscia di Gaza. "Non è una cosa alla quale gli Stati Uniti sono interessati" e "non è una cosa nella quale siamo al momento coinvolti e che finanzieremo", ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. "Il presidente è stato chiaro e non vuole vedere militari americani impegnati in Medioriente", ha aggiunto Leavitt.

Il capo di Stato maggiore dell'esercito di Tel Aviv, Eyal Zamir, ha "condannato fermamente" i recenti attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi definendoli opera di "una minoranza criminale". "Si tratta di atti che contraddicono i nostri valori. Oltrepassano una linea rossa e distolgono l'attenzione delle nostre forze dall'adempimento della loro missione, dalla difesa delle comunità e dalla conduzione di operazioni offensive. Siamo determinati a porre fine a questo fenomeno e agiremo con severità finché giustizia non sarà fatta", ha affermato mentre era in visita in Cisgiordania durante una vasta esercitazione militare.

Israele ha cominciato a costruire un nuovo muro di separazione con il Libano in un territorio conteso tra i due Paesi in guerra. Lo riferiscono media libanesi, mostrando foto dei lavori in corso nel settore centrale della linea di demarcazione tra i due Paesi, nella località di Yarun e di fronte alla località israeliana di Yiron. Il primo allarme in tal senso era stato lanciato dal corrispondente di al Manar, la tv di Hezbollah, Ali Shuayb. Altri media libanesi hanno documentato i lavori del genio militare israeliano.

Le autorità israeliane hanno consegnato ordini di sfratto a decine di palestinesi che vivono nel villaggio di Qalandiya, in Cisgiordania, a nord di Gerusalemme e fuori dalla barriera di separazione, per far posto a un impianto di smaltimento rifiuti. Lo riporta l'organizzazione israeliana Peace Now, secondo cui gli ordini impongono ai palestinesi di lasciare le loro case e i terreni agricoli adiacenti entro 20 giorni. L'ong ricorda che nel giugno 2024 il governo israeliano aveva incaricato l'azienda municipale Eden di individuare un sito per un impianto di trattamento dei rifiuti e la società ha proposto un terreno che, pur rientrando tecnicamente nei confini municipali di Gerusalemme, si trova oltre la barriera. Gran parte del terreno è coltivato e comprende almeno sette edifici residenziali. Ad aprile il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, ha quindi firmato un avviso che attiva due vecchi espropri del 1970 e del 1982 riguardanti l'area, che ora funge da base giuridica per gli ordini di sfratto consegnati ai residenti. 

"Il presidente israeliano Herzog nutre la massima stima per il presidente Trump e continua a esprimere il suo profondo apprezzamento per il suo incrollabile sostegno a Israele, per il suo straordinario contributo al ritorno degli ostaggi, per la ridefinizione della situazione in Medio Oriente, in particolare a Gaza, e per la garanzia della sicurezza dello Stato di Israele". Tuttavia "chiunque chieda la grazia presidenziale deve presentare una richiesta formale secondo le procedure stabilite", riferisce una nota l'ufficio di Herzog, dopo la lettera di Donald Trump chiede la grazia per il premier Netanyahu.

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha ricevuto stamattina una lettera di Donald Trump in cui lo invita a concedere la grazia al premier Benjamin Netanyahu, definendo il processo a suo carico "politico e ingiustificato". Lo riferisce Channel 12, pubblicando la missiva. Trump aveva già avanzato la stessa richiesta a Herzog durante la sua visita in Israele un mese fa, in occasione dell'accordo di cessate il fuoco con Hamas. 

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato oggi che presenterà al governo una risoluzione per chiudere Army Radio, la popolare emittente radiofonica nazionale gestita dall'esercito, ma che opera anche come un'emittente nazionale di informazione e cultura. Stando a quanto riportato dai media israeliani, il ministro ha dichiarato che Army Radio venne fondata "per fungere da voce e orecchio per i soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf) e le loro famiglie, e non come piattaforma per esprimere opinioni, molte delle quali attaccano le Idf e i suoi soldati". 

Secondo la Bbc, che ha pubblicato le immagini satellitari analizzate da Bbc Verify, Israele ha distrutto più di 1.500 edifici nelle aree della Striscia di Gaza rimaste sotto il suo controllo dall'inizio del cessate il fuoco con Hamas, lo scorso 10 ottobre. Le immagini mostrano interi quartieri rasi al suolo, apparentemente tramite demolizioni. Secondo la Bbc, "il numero effettivo di edifici distrutti potrebbe essere significativamente più alto, dal momento che non sono disponibili le immagini satellitari di alcune aree". 

"L'Italia, fedele alla propria tradizione di dialogo e di cooperazione, continuerà a contribuire con determinazione alle missioni internazionali mettendo a disposizione, nelle aree di crisi, il proprio personale militare e civile. Un impegno che riflette i valori sanciti dalla nostra Costituzione e il profondo senso di umanità che anima la nostra comunità nazionale. I militari e i civili impegnati oggi nelle zone di conflitto sanno di poter contare sul sostegno e sull'affetto degli italiani. A loro, e alla memoria di quanti hanno donato la vita per il bene comune, va la riconoscenza della Repubblica". Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. 

Le autorità israeliane hanno annunciato la riapertura del valico di Zikim, nel nord della Striscia di Gaza, per consentire l'ingresso degli aiuti umanitari. "Come da direttiva politica, oggi è stato aperto il valico di 'Zikim' per l'ingresso dei camion di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza", ha annunciato il Cogat (Coordinator of Government Activities in the Territories), l'agenzia del ministero della Difesa israeliano responsabile della gestione delle questioni civili nei territori palestinesi occupati. 

"Una rete di agenti anti-sicurezza e spionaggio, affiliati ai servizi segreti statunitensi e israeliani, è stata identificata e smantellata nella provincia sud-orientale di Kerman e in alcune altre province dall'organizzazione di intelligence delle Guardie Rivoluzionarie". Lo ha dichiarato Mehdi Bakhshi, il procuratore della provincia dell'Iran. "Organizzando questa rete di elementi ingannati e traditori, Israele aveva pianificato di organizzare alcune operazioni nel Paese entro la fine di dicembre per turbare la sicurezza pubblica", ha dichiarato Bakhshi, citato da Tasnim. 

Singapore ha donato 100 protesi a una iniziativa giordana per amputati palestinesi a Gaza. Il contributo, del valore di circa 192mila dollari, fa parte dell'aiuto umanitario di Singapore alla Striscia e include componenti completi per adulti e bambini. La cerimonia simbolica di consegna si è svolta ad Amman alla presenza del ministro giordano della Salute e del ministro facente funzioni per gli affari musulmani di Singapore. Un team di sette esperti sanitari è stato inviato in Giordania per valutare ulteriori necessità mediche, dopo il successo di un precedente intervento a fine settembre all'Ospedale Nasser del Cairo.

 "L'impegno italiano in Medio Oriente sarà importante, vedremo che tipo di impegno: può essere la formazione della polizia palestinese, può essere dare un contributo forte all'amministrazione civile. "Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell'incontro ministeriale del G7. "L'Italia sarà sicruramente costruttiva, anche perche' organizzeremo la conferenza del Cairo", ha aggiunto. "Abbiamo già deciso di investire 60 milioni di euro per la ricostruzione, i primi 5 inviati mesi fa", ha detto Tajani. "Ci consulteremo con tutti gli interlocutori non anche quelli musulmani".

"I camion italiani a Gaza per aiutare la popolazione civile. L'Italia continuerà ad assistere in ogni modo possibile coloro che stanno ancora soffrendo". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.