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Applausi a Venezia per "Pietà" di Kim Ki-duk

Convince pubblico e stampa la storia di uno strozzino che incontra una misteriosa donna

Ufficio stampa

Stampa e pubblico entusiasti per la prima proiezione di "Pietà" di Kim Ki-duk, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. La platea di giornalisti e critici accreditati al Lido ha accolto la pellicola con uno degli applausi più lunghi sentiti fino ad ora in questa 69esima edizione del Festival. E' la storia di un terribile strozzino e dell'incontro con una donna che dice di essere sua madre. C'è chi parla già di Leone d'oro.

Un film in cui si mescolano tante cose: il denaro, la vendetta, il perdono, la pietà e la maternità. La storia piena di quella violenza che caratterizza da sempre il regista racconta di un usuraio tra i più feroci capace di storpiare la gente pur di ricevere il saldo dell'assicurazione. Ma un bel giorno il demoniaco protagonista incontra una donna che dice di essere sua madre. Di fronte a questa signora lo strozzino è all'inizio diffidente, ma alla fine prevale in lui il suo desiderio di essere amato.

In realtà la donna non è davvero quella che lui crede, ma intanto l'animo di entrambi è cambiato verso il meglio. Tra le scene forti del film le molte in cui lo strozzino di nome Kang-Du, storpia con molta violenza le sue vittime a volte facendole gettare dai piani alti di un palazzo.

Anche con la madre ritrovata Kang-Du non mancherà di avere il desiderio di ritornare dentro di lei, esattamente da dove il suo corpo era uscito 30 anni prima.

In Italia sarà distribuito da Good Films il 14 settembre.

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