Bufera sul documentario "modificato" di Trump, il direttore generale uscente della Bbc si congeda: "Dobbiamo lottare per difendere il nostro giornalismo"

La Corte Suprema ha esteso l'ordinanza che blocca il pagamento completo dei sussidi Snap (Supplemental Nutrition Assistance Program). Una decisione che arriva mentre emergono segnali che lo shutdown potrebbe presto concludersi e i pagamenti per l'assistenza alimentare riprendere. L'ordinanza mantiene per almeno qualche altro giorno una situazione di caos. Le persone che dipendono dal programma di assistenza alimentare Snap per nutrire le proprie famiglie hanno ricevuto in alcuni stati l'intera somma mensile, in altri non hanno ricevuto nulla. Lo Snap aiuta 42 milioni di americani ad acquistare generi alimentari. L'ordinanza scadrà poco prima della mezzanotte di giovedì. Il programma Snap è stato al centro di un acceso scontro nei tribunali e nei negoziati al Congresso per l'accordo sulla fine dello shutdown.

Il presidente degli Stati Uniti negli ultimi giorni ha graziato 1.500 persone che assaltarono Capitol Hill. Ma quando è tornato alla Casa Bianca, Donald Trump ha concesso centinaia di grazie presidenziali. L'ultima tornata riguarda 75 persone che erano accusate di aver tramato in suo favore nelle elezioni del 2020 per impedire il trasferimento dei poteri. Tra loro c'è l'avvocato Rudy Giuliani. "Questi grandi americani sono stati perseguitati e hanno attraversato l'inferno sotto l'amministrazione Biden per aver messo in discussione un'elezione", ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt.

Dopo 41 giorni, gli Stati Uniti sono più vicini alla fine dello shutdown, il più lungo della loro storia. La Camera dovrebbe votare mercoledì il disegno di legge di finanziamento per riaprire il governo federale, dopo che lunedì sera i Repubblicani del Senato col voto decisivo di una pattuglia di dissidenti democratici hanno approvato la misura. Il testo approvato non soddisfa la richiesta dei democratici di prorogare i sussidi sanitari in scadenza, ma ripristinerebbe servizi essenziali come gli aiuti alimentari e la retribuzione dei dipendenti federali. La Commissione per il Regolamento della Camera si riunirà stasera per esaminare il pacchetto del Senato. I leader del partito repubblicano sperano che la legge possa essere approvata domani, prima di essere inviata al presidente Donald Trump per la firma.

Il ministero della Difesa del Venezuela ha annunciato l'avvio di un "massiccio spiegamento di forze terrestri, navali, fluviali, aeree e missilistiche' nel quadro di un "piano di difesa della sovranità" in risposta alle azioni militari e alle "minacce imperialiste" provenienti dagli Stati Uniti. Lo riferisce un comunicato ufficiale dove si sottolinea che le esercitazioni hanno preso il via oggi in tutto il territorio nazionale su ordine dello stesso presidente Nicolas Maduro e che si concluderanno domani con l'obiettivo di assicurare il "coordinamento della mobilitazione" che include anche milizie civili. Le tensioni con Washington continuano a crescere dopo la decisione dell'amministrazione Trump di inviare forze navali e aeree nei Caraibi e nel Pacifico orientale con l'obiettivo di contrastare il traffico di droga. La scorsa settimana Donald Trump aveva smentito le voci di azioni militari imminenti dirette contro il Venezuela ma non ha escluso operazioni dei servizi segreti e ha affermato ad ogni modo che "i giorni di Maduro sono contati".

"Sono tempi difficili per la Bbc, ma ce la faremo. Questa narrazione non sarà solo quella dei nostri nemici. È la nostra narrazione. Noi riconosciamo le cose", ha dichiarato il direttore generale della Bbc dimissionario Tim Davie,  rivolgendosi ai dipendenti dell'emittente britannica dopo le minacce di una causa miliardaria da parte del presidente americano Donald Trump per un montaggio ritenuto fazioso. E' quanto scrive The Guardian. Davie ha denunciato che "la stampa libera è sotto pressione", che è in corso un suo "uso come arma" e che "dobbiamo lottare per il nostro giornalismo". 

"Dobbiamo lottare per difendere il nostro giornalismo". Lo ha dichiarato il direttore generale uscente della Bbc, Tim Davie, salutando lo staff dell'emittente pubblica britannica dopo la bufera scatenata dal montaggio artefatto di due passaggi separati del discorso tenuto dal presidente americano Donald Trump nel 2021 prima dell'assalto a Capitol Hill. Davie, lasciando il suo incarico, ha anche affermato che l'emittente ha commesso "alcuni errori che ci sono costati cari".