Sono ufficialmente aperti dalle 7 del mattino locali, le 5 in Italia, i seggi per le elezioni legislative in Iraq. Il voto servirà a eleggere i 329 membri del Parlamento, che resteranno in carica per i prossimi quattro anni. Dall’esito di questa consultazione dipenderà anche la successiva formazione del governo e la nomina del nuovo presidente della Repubblica, una figura perlopiù cerimoniale riservata, secondo la tradizione politica irachena, a un rappresentante curdo.
Il processo elettorale porterà inoltre alla designazione del primo ministro, scelto tra i leader della comunità sciita dopo un periodo di negoziati tra le principali forze politiche. In tutto, gli elettori iracheni sono chiamati a esprimersi su una rosa di oltre 7.700 candidati, tra cui figura una significativa presenza femminile: quasi un terzo dei nomi in lista sono donne.
In base al sistema di quote stabilito dalla legge elettorale, le candidate dovranno occupare almeno il 25% dei seggi nell’Assemblea nazionale, mentre nove posti sono riservati alle minoranze etniche e religiose del Paese.