Israele, primo sì della Knesset alla pena di morte per i terroristi

"Potete aspettarvi qualche annuncio sulla Siria. Vogliamo che diventi un paese di successo e penso che questo leader possa farlo. La gente dice che ha un passato difficile. Tutti abbiamo passati difficili". Lo ha detto Donald Trump al termine della visita del presidente ad interim Ahmad Sharaa rispondendo a chi chiedeva se fosse previsto un annuncio sulla Siria che entrava a far parte della coalizione anti-Isis. Sharaa "va d'accordo con la Turchia, con il presidente Erdogan, che è un grande leader ed è favorevole a quello che sta accadendo in Siria", ha aggiunto Trump.

La Knesset - il Parlamento di Israele - ha approvato in prima lettura la proposta di legge sulla pena di morte per i terroristi che uccidono cittadini israeliani. Si tratta del primo di tre voti necessari all'approvazione definitiva della norma. "Siamo sulla buona strada per fare la storia. Lo abbiamo promesso e lo abbiamo mantenuto", ha esultato su X il ministro dell'ultradestra Itamar Ben Gvir. 

Il Capo di Stato Maggiore israeliano ha chiesto "un'indagine sistemica" sugli attacchi del 7 ottobre, mentre il governo si rifiuta di istituire una commissione nazionale d'inchiesta per determinare le responsabilità dell'incapacità delle autorità di impedire l'attacco più mortale nella storia di Israele. Il tenente generale Eyal Zamir ha avanzato la richiesta dopo la pubblicazione di un rapporto di un comitato di esperti da lui incaricato, che segna la fine delle indagini militari interne sulle mancanze che hanno portato alla tragedia del 7 ottobre 2023. Questo rapporto "segna un passo importante verso la comprensione globale di cui abbiamo bisogno, come società e come organizzazione", ha affermato Zamir, secondo una dichiarazione rilasciata dall'esercito. 

Le Forze di difesa israeliane hanno iniziato a erigere un muro di cemento sul territorio libanese lungo la Linea blu (il confine de facto tra i due Paesi) tra il villaggio israeliano di Avivim e il sito libanese occupato di Jal el Deir, di fronte alle città di Maroun el Ras e Aitaroun. Lo ha riferito il quotidiano libanese francofono "L'Orient Le Jour", secondo cui il nuovo sito, recentemente costruito dalle Idf su una porzione di territorio libanese a Jabal el Bat, si trova a circa un chilometro dal confine.

Donald Trump ha accolto alla Casa Bianca il presidente siriano Ahmad al-Sharaa, prima visita ufficiale di un capo di Stato siriano a Washington da quando la nazione ha ottenuto l'indipendenza nel 1946. L'incontro nello Studio Ovale è già iniziato. La visita si concentrerà sui progressi verso l'adesione formale di Damasco alla Coalizione globale contro l'Isis, sulla revoca delle sanzioni Usa e su una nuova cooperazione con le forze armate statunitensi. L'evento ha anche un significato simbolico rilevante, indicando un notevole cambiamento nella politica tra Stati Uniti e Siria, dopo anni di sanzioni internazionali e isolamento diplomatico.  

Israele è determinato a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco a Gaza e in Libano "con il pugno di ferro". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso alla Knesset, citato dal Times of Israel. 

La guerra "non è finita", ha sottolineato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso alla Knesset. "Chi cerca di farci del male si sta riarmando. Non hanno rinunciato al loro obiettivo di distruggerci". Hamas "sarà disarmato", ha promesso. "Gaza sarà smilitarizzata. Accadrà nel modo più facile o nel modo più difficile. Ma accadrà". Netanyahu ha inoltre lasciato intendere che Israele si sta avvicinando ai Paesi della regione più che mai, e ha detto che l'opinione pubblica ne sentirà parlare sempre di più. 

Durante il loro incontro il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu e il consigliere della Casa Bianca Jared Kushner, genero del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, hanno discusso di disarmare Hamas e smilitarizzare Gaza. È quanto fa sapere l'ufficio di Netanyahu, secondo cui ogni decisione sui combattenti di Hamas intrappolati sarà presa in collaborazione con l'amministrazione Trump. Lo riporta Al Jazeera. 

L'esercito israeliano riferisce di aver colpito nelle ultime ore infrastrutture terroristiche di Hezbollah nella valle della Bekaa, tra cui un sito strategico di produzione e stoccaggio di armi, e nel sud del Libano. In particolare, afferma l'Idf, nel sud è stato bombardato un sito da cui erano stati lanciati razzi verso Israele e all'interno del quale, negli ultimi mesi, erano state identificate attività terroristiche di Hezbollah. In precedenza media libanesi avevano riportato una serie di attacchi dell'Idf nel sud del Paese.

Un nuovo raid di un drone israeliano ha preso di mira con tre missili un'auto che viaggiava tra Tiro e Sidone, nel sud del Libano, uccidendo il conducente. Lo riferiscono i media libanesi secondo cui Hezbollah ha poi annunciato che la vittima era uno dei suoi combattenti.

Il Comitato egiziano a Gaza (Organizzazione non governativa che operato sotto la supervisione dello Stato nordafricano) ha annunciato di aver istituito 16 campi nella Striscia per accogliere circa 100mila famiglie palestinesi sfollate. Lo ha riferito l'emittente satellitare panaraba di proprietà saudita "Al Arabiya", citando il portavoce Mohammed Mansour, secondo cui domenica 9 novembre è iniziata la distribuzione di 55mila pacchi alimentari nella città di Rafah, nel sud dell'enclave palestinese, in attuazione delle direttive del presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi. L'iniziativa proseguirà nei prossimi giorni fino a coprire l'intera Striscia, con l'obiettivo di sostenere le esigenze umanitarie della popolazione civile.

Sono scoppiati scontri domenica sera (9 novembre) tra la popolazione civile e l'esercito israeliano nella città di Al Ram, situata 7 chilometri a nord-est di Gerusalemme, in Cisgiordania. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa palestinese "Wafa", i disordini sono iniziati dopo che i militari israeliani hanno fatto irruzione nella cittadina, lanciando granate stordenti e gas lacrimogeni. 

Un attacco aereo israeliano con un drone ha preso di mira un auto nell'area di Sidone, in Libano. Lo hanno riportato i media locali. Non ci sono stati commenti immediati da parte dell'esercito di Tel Aviv. Dal cessate il fuoco del novembre 2024 in Libano, l'Idf ha affermato di aver ucciso oltre 330 militanti di Hezbollah in attacchi aerei, colpito centinaia di siti di Hezbollah e condotto oltre millle raid e altre piccole operazioni terrestri nel sud del Paese, in risposta a violazioni da parte dell'organizzazione militante libanese filoiraniana. Nelle ultime settimane, sembra che Tel Aviv abbia aumentato il ritmo degli attacchi contro Hezbollah.