Migranti, Lamorgese a Salvini: "Non c'è alcuna invasione, svuotare i centri in Libia"
L'ex titolare del Viminale: "Solo bugie dal governo dell'invasione, il nuovo ministro dell'Interno si prende meriti non suoi"
"Non siamo di fronte ad alcuna invasione di migranti: basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018". Così il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese risponde al suo predecessore Salvini, aggiungendo: "Il governo è al lavoro per modificare i contenuti del Memorandum of understanding siglato con la Libia nel 2017. Occorre sostenere i rimpatri volontari assistiti e vanno svuotati i centri libici".
A settembre, ha riconosciuto Lamorgese a Repubblica, c'è stato un aumento degli arrivi, "ma è riconducibile soprattutto all'aumento degli sbarchi autonomi, che non costituisce un fenomeno nuovo". Il ministro ha anche riferito che si lavora ad un'intensificazione delle attività di rimpatrio: "ad ottobre sono sbarcati sul territorio italiano 379 tunisini e siamo riusciti a rimpatriarne 243".
Salvini: "Bugie dal governo dell'invasione" - Ma Matteo Salvini replica accusando il "governo dell'invasione" di dire "bugie" sugli sbarchi. "Il ministro - accusa il leader leghista - dimostra di non conoscere nemmeno i dati ufficiali del Viminale: gli sbarchi sono cresciuti sia a settembre (2.498 contro i 947) sia a ottobre (2015 contro 1.007)", E sottolinea che gli arrivi di migranti sono aumentati "da quando c'è lei".
Controlli antidroga - Poi aggiunge: "Si prende il merito dei controlli antidroga, ma con la Lega al governo erano partite circolari ad hoc ai prefetti, avevamo inaugurato scuole sicure contro i pusher, abbiamo fatto pulizia a Rogoredo, a Milano".
Espulsioni e decreto Sicurezza - Infine, Salvini la attacca anche sul tema espulsioni e spiega: "Parla delle procedure accelerate per espellere i clandestini nelle zone di frontiera, ma sono frutto del decreto Sicurezza. Pensano che gli italiano siano scemi? E ancora: sono incapaci o complici?".
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