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Speciale Il conflitto in Medioriente
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Consegnato a Israele il corpo di un altro ostaggio | Mandato d'arresto per Netanyahu dalla Turchia

Aiuti umanitari, Israele chiude i valichi di frontiera di Kerem Shalom e Al-Awja con l'Egitto e la Striscia di Gaza

di Redazione online

La tregua in Medioriente resta fragile. A Israele è stato consegnato il corpo di un altro ostaggio, ora si dovrà effettuare l'identificazione. Intanto la Turchia ha spiccato un mandato di arresto per Benjamin Netanyahu con l'accusa di genocidio. Abu Mazen: "Abbiamo riconosciuto Israele. Ora loro riconoscano noi". Iniziano i negoziati all'Onu per l'approvazione della risoluzione Usa per Gaza: la proposta prevede una forza militare di stabilizzazione di 20mila unità, pronta a usare "tutte le misure necessarie" per portare a termine il proprio mandato. Il Papa vede Abu Mazen e lancia un appello affinché si raggiunga una soluzione a due Stati e che si scriva la parola fine alla guerra. L'esercito di Tel Aviv, dopo aver ordinato ai residenti l'evacuazione di due villaggi nel sud del Libano, ha eseguito una serie di attacchi contro Hezbollah. Israele ha chiuso i valichi di frontiera di Kerem Shalom e Al-Awja con l'Egitto e la Striscia di Gaza, bloccando l'ingresso degli aiuti umanitari. Lo fa sapere la Mezzaluna rossa egiziana, spiegando che la chiusura è stata motivata con la giornata festiva sia in Israele che in Egitto.

07 nov 2025 22:37

Salma dell'ostaggio in Israele, si attende l'identificazione

L'Idf e il servizio di sicurezza interna hanno annunciato che la bara di un ostaggio deceduto, scortata da soldati israeliani, ha attraversato il confine verso Israele. La salma è diretta all'Istituto nazionale di medicina legale, dove verranno svolte le procedure di identificazione. Rappresentanti dell'Idf accompagnano le famiglie. L'esercito ha invitato il pubblico ad agire con sensibilità e ad attendere l'identificazione ufficiale, che sarà comunicata innanzitutto ai familiari delle vittime.

IN EVIDENZA
07 nov 2025 21:07

Croce Rossa ha recuperato bara con resti presunto ostaggio israeliano

La Croce Rossa ha recuperato la bara contenente i presunti resti di un ostaggio israeliano e la trasferirà all'Idf. Lo scrive The Times of Israel. Hamas ha reso noto in precedenza che il corpo dell'ostaggio era stato localizzato nella zona di Khan Younis. Sono ancora sei i corpi degli ostaggi nella Striscia di Gaza, tra cui quello di un cittadino della Thailandia. 

IN EVIDENZA
07 nov 2025 19:48

Mandato d'arresto per Netanyahu dalla Turchia: "Genocidio"

La giustizia turca ha emesso mandati di arresto per "genocidio" contro il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e diversi funzionari israeliani, tra cui il ministro della Difesa Israel Katz e il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. I mandati di arresto riguardano un totale di 37 sospetti, ha precisato la procura generale di Istanbul in un comunicato, senza tuttavia fornire un elenco completo. 

IN EVIDENZA
07 nov 2025 17:11

Jihad islamica: stasera consegneremo il corpo di un ostaggio israeliano

La Jihad islamica palestinese ha annunciato l'intenzione di voler consegnare stasera il corpo di un ostaggio israeliano ucciso. Lo riportano i media israeliani. Al momento restano sei le salme di ostaggi ancora nella Striscia di Gaza, mentre 22 sono state riconsegnate in base all'accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele. 

IN EVIDENZA
07 nov 2025 15:39

Abu Mazen: "Raggiunta la pace, Anp parlerà con i Paesi arabi perché riconoscano Israele"

"Una volta che avremmo raggiunto la pace, parleremo con tutti i Paesi arabi perché riconoscano lo stato di Israele". Così il presidente della Palestina Abu Mazen, nel corso dell'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Abu Mazen ha detto che Hamas, movimento terroristico e illegale, deve consegnare le armi e non dovrà svolgere alcun ruolo in futuro, perché non crede alla pace.

IN EVIDENZA
07 nov 2025 15:37

Abu Mazen: "Abbiamo riconosciuto Israele, Tel Aviv riconosca la Palestina"

"Siamo contrari alla guerra, all'odio, al terrorismo. Vogliamo vivere in un nostro Stato accanto a Israele che abbiamo riconosciuto nell'88 e nel 93, con gli accordi di Oslo, come Stato e come territorio, ora anche Israele deve riconoscere a sua volta il nostro Stato e il nostro territorio". Lo ha detto il presidente palestinese Abu Mazen nel colloquio al Quirinale con il presidente Mattarella.

07 nov 2025 12:17

Israele chiude i valichi di Kerem Shalom e Al-Awja

Questa mattina Israele ha chiuso i valichi di frontiera di Kerem Shalom e Al-Awja con l'Egitto e la Striscia di Gaza, bloccando l'ingresso degli aiuti umanitari. Lo fa sapere la Mezzaluna rossa egiziana, spiegando che la chiusura è stata motivata con la giornata festiva sia in Israele che in Egitto. Ieri 320 camion erano entrati nella Striscia ma molti altri restano ammassati nel parcheggio fuori dal valico di frontiera di Rafah e non sono stati trasportati ai valichi di Keram Shalom e Al-Awja, nonostante il convoglio dovesse essere inviato questa settimana. 

07 nov 2025 09:55

Due palestinesi uccisi dall'Idf in Cisgiordania

Due palestinesi che giovedì sera hanno lanciato una molotov vicino a Ramallah, in Cisgiordania, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco dalle truppe israeliane. Lo ha reso noto l'Idf. L'esercito ha spiegato che i soldati si trovavano nei pressi del villaggio palestinese di Al Judeira quando hanno identificato i due cittadini. L'esercito ha allegato un video dell'incidente. 

07 nov 2025 09:49

Onu: è necessario riconoscere il crimine di ecocidio

A Gaza, dal 2023 sono scomparse il 97% delle colture arboree, il 95% degli arbusti e l'82% delle colture annuali. L'acqua è contaminata da munizioni e liquami e 61 milioni di tonnellate di detriti devono essere rimossi per non aggravare la contaminazione. In Siria la distruzione della diga di Kakhovka ha allagato più di 600 km² di terreno, mentre ad Haiti l'erosione e l'inquinamento delle acque minacciano la diffusione del colera. E' quanto ha denunciato, al Consiglio di sicurezza dell'Onu, il direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (Unep), Inger Andersen, secondo cui le guerre lasciano dietro di sé città in rovina e popoli distrutti, ma anche terre morte, fiumi inquinati, campi aridi. Mentre i disastri naturali alimentano le rivalità per l'acqua o la terra e la guerra distrugge gli ecosistemi, secondo Andersen, si sta affermando un nuovo circolo vizioso: l'ambiente diventa sia vittima che vettore dell'insicurezza globale. Il cambiamento climatico è dunque un fattore che si aggiunge alle tensioni religiose, etniche o territoriali, le avvelena e fa precipitare le crisi. Dalle pianure del Sahel agli altopiani afghani, la scarsità d'acqua, la perdita di raccolti e gli incendi boschivi stanno causando massicci sfollamenti e nuove rivalità. E il vuoto giuridico di fronte a queste devastazioni non aiuta, ha denunciato Charles C. Jalloh, membro della Commissione di diritto internazionale. E' necessario quindi colmare le lacune del sistema includendo gli attacchi massicci alla natura nel diritto penale internazionale riconoscendo il crimine di ecocidio allo stesso modo dei crimini di guerra o dei crimini contro l'umanità. Jalloh ha inoltre proposto la creazione di un meccanismo delle Nazioni Unite per monitorare e compensare i danni ambientali legati ai conflitti. In conclusione è stato detto "proteggere il pianeta significa evitare che la guerra metta radici nella terra".

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07 nov 2025 08:53

Israele, Katz: ordinato a Idf distruggere fino all'ultimo tunnel di Gaza

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha ordinato all'esercito di distruggere tutti i tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza. "Fino all'ultimo tunnel. Ho dato ordine all'Idf di demolire e distruggere tutti i tunnel terroristici a Gaza. Se non ci sono tunnel, non c'è Hamas", ha scritto su X. Nei tunnel all'interno della Linea Gialla, sotto la zona di controllo dell'Idf nel sud della Striscia, sarebbero rimasti circa 200 miliziani di Hamas.

07 nov 2025 01:41

Trump: "Kazakistan ha aderito agli accordi di Abramo"

Donald Trump ha annunciato che il Kazakistan, di cui ha ricevuto il presidente, è il primo Paese del suo secondo mandato ad aderire agli accordi di Abramo tra Israele e vari paesi prevalentemente musulmani. La repubblica dell'Asia centrale ha avuto rapporti diplomatici con Israele per decenni, a differenza dei quattro stati arabi che hanno normalizzato le relazioni con Tel Aviv in base agli accordi originali firmati durante il primo mandato di Trump.

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07 nov 2025 00:02

Unifil: "Attacchi nel sud del Libano violano risoluzione"

"Le forze di peacekeeping dell'Unifil hanno osservato numerosi attacchi aerei israeliani a Tayr Dibbah, Taibe e Ayta al Jabal, all'interno della nostra area di operazioni nel Libano meridionale". È quanto si legge in un comunicato dell'Unifil pubblicato sul suo canale Telegram. "Questi attacchi aerei costituiscono chiare violazioni della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Si verificano mentre le Forze Armate libanesi stanno intraprendendo operazioni per controllare armi e infrastrutture non autorizzate nell'area del Litani meridionale. Qualsiasi azione militare, soprattutto di tale portata distruttiva, minaccia la sicurezza dei civili e mina i progressi compiuti verso una soluzione politica e diplomatica", continua il testo. "Le forze di peacekeeping - prosegue la nota - continuano a sostenere sia il Libano che Israele nell'attuazione della risoluzione 1701 e sono sul campo con i soldati libanesi, lavorando per ripristinare la stabilità nel Libano meridionale. Chiediamo a Israele di cessare immediatamente questi attacchi e tutte le violazioni della risoluzione 1701. Allo stesso modo, esortiamo gli attori libanesi ad astenersi da qualsiasi risposta che possa aggravare ulteriormente la situazione. Sia il Libano che Israele devono rispettare gli obblighi previsti dalla risoluzione 1701 e dall'intesa raggiunta a novembre, per evitare di mettere a repentaglio gli attuali progressi duramente conquistati".